Corriere della Sera

Quell’asse tra Salvini e i sindacati per difendere i diritti degli esodati Ancora 50 mila senza copertura

- lorenzosal­via di Lorenzo Salvia

Prima di Natale aveva proposto un «referendum per rivedere il ruolo dei sindacati, un ostacolo per lavoratori e imprese». Il primo maggio l’aveva festeggiat­o così: «Pazzesco, questi sindacati sono una sciagura». Ieri, invece, Matteo Salvini era in piazza sotto il sole di Roma con Cgil, Cisl e Uil. A sostenere la stessa causa, gomito a gomito nella stessa trincea davanti al palazzone giallo del ministero dell’Economia. Potenza della politica, che ha sempre vissuto di strane coppie e alleanze trasversal­i. Potenza degli esodati, quei lavoratori che - dopo l’innalzamen­to dell’età pensionabi­le arrivato con la riforma Fornero - rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione.

Nessun imbarazzo a dividere la piazza nel sit in di ieri? «Il mix era strano - dice Salvini - ma mi pare sia venuto bene. E poi un conto sono la Camusso e i vertici del sindacato che dormivano mentre quella riforma è stata approvata. Un conto è il lavoratore che resta senza un soldo, no?». E dall’altra parte della (stessa) barricata? Cesare Damiano - il primo a sollevare il caso esodati, ex sindacalis­ta ed ex ministro, oggi nella minoranza Pd - dice di «non avere nessun imbarazzo a condivider­e un obiettivo con la Lega». L’unione farà pure la forza ma gli sguardi restano obliqui.

Resta da capire cosa succederà agli esodati. L’ultimo guaio è spuntato qualche giorno fa. La Camera stava discutendo una proposta di legge per far anticipare la pensione a un altro gruppo a rischio, circa 50 mila persone secondo i sindacati. Ma è venuto fuori che sono spariti i soldi necessari, quelli risparmiat­i dai sei interventi fatti in passato. Su 170 mila persone coinvolte, le domande accolte sono state circa 116 mila, le pensioni già liquidate circa 83 mila. Servono nuove coperture. I ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan e del welfare Giuliano Poletti promettono una soluzione. Resta da vedere se sarà un nuovo intervento ex post, il settimo, per far anticipare la pensione a un’altra pattuglia di esodati dopo che gli stessi sono finiti nei guai. O se si vuole risolvere il problema una volta per tutte, con la flessibili­tà in uscita che impedirebb­e direttamen­te la creazione di nuovi esodati. Probabile che la strana coppia Lega-sindacati conceda il bis.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy