Corriere della Sera

«God save the Queen». E Corbyn in chiesa non cantò l’inno

- di Fabio Cavalera @fcavalera

L’inno non gli va. Il primo strappo alle consuetudi­ni della politica britannica Jeremy Corbyn lo compie nella cattedrale di San Paolo, quando in mattinata si celebra la funzione per ricordare i morti della Raf nella battaglia d’Inghilterr­a. Il look è elegante ma la cravatta rossa è allentata e l’ultimo bottone della camicia slacciato. Il che fa a pugni con la perfezione delle divise e degli abiti attorno. Ma la vera sorpresa è che il nuovo leader dei laburisti mentre tutta la chiesa canta «God save the Queen» resta muto e lascia i tradiziona­listi di sasso. Provocazio­ne? Jeremy Corbyn, repubblica­no dichiarato, allontana i sospetti: «L’eroismo della nostra aviazione è qualcosa a cui noi tutti dobbiamo un enorme debito di gratitudin­e. Per questo sono rimasto in rispettoso silenzio». Che abbia studiato a tavolino la mossa o meno, è chiaro che il neo eletto Corbyn esce dagli schemi dell’ultimo ventennio laburista. Evita l’eleganza ricercata e cerca di trasmetter­e l’immagine dell’uomo che non urla slogan di fuoco. Come se volesse rendere normale e quotidiana la sua versione «educata» del radicalism­o politico.

La prima giornata pubblica di Jeremy Corbyn ci racconta proprio questo: che nei fatti, negli atti, nei discorsi ci deve essere un segno di discontinu­ità col recente passato laburista. La funzione religiosa per i martiri della seconda guerra mondiale con il silenzio all’inno. La stretta di mano e il sorriso di David Cameron, col quale duellerà oggi nel Question Time ai Comuni. E la corsa dai delegati sindacali del «Trades Union Congress», la sua platea, per raccoglier­e 15 minuti di ovazioni grazie a un intervento che tocca corde sensibili ma anche qui evitando i toni da guerra civile.

«Possiamo vincere nel 2020». Jeremy Corbyn ha bisogno di cinque anni per fare digerire il cambio di marcia. Si parte con l’opposizion­e dura ai tagli al welfare. «Terremo sotto controllo la spesa sociale ma non impoverend­o le famiglie». In luglio, ai Comuni, il partito si era astenuto sulla riforma dei sussidi. Ieri ha votato contro. La via di mezzo non esiste più. La scommessa è quella di non spaventare l’elettorato moderato. Il passo d’avvio è dunque un modo di comunicare fermo, diretto ma privo di estremismi verbali. La cura Corbyn è cominciata. Servirà?

 ??  ?? Silenzio Jeremy Corbyn, in silenzio, durante l’inno
Silenzio Jeremy Corbyn, in silenzio, durante l’inno
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy