Corriere della Sera

Un «Man Booker» globale tra americani e giamaicani Fuori Marilynne Robinson

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Una «shortlist» con qualche sorpresa, quella del Man Booker Prize annunciata ieri a Londra. Il più prestigios­o premio per gli autori di lingua inglese infatti non solo comprende soltanto due autori britannici su sei finalisti, ma esclude alcuni autori celebri che comparivan­o tra i concorrent­i di quest’anno. Ecco i nomi dei sei finalisti, resi pubblici ieri dal presidente della giuria Michael Wood: i due inglesi Tom McCarthy con il libro Satin Island e Sunjeev Sahota con The Year of the Runaways, il giamaicano Marlon James con Breve storia di sette omicidi (in Italia edito da Frassinell­i), il nigeriano Chigozie Obioma con The Fishermen, e le americane Hanya Yanagihara con il suo A Little Life e Anne Tyler con Una spola di filo blu, edito in Italia da Guanda. Autori e autrici di vaglia (la Tyler è un Pulitzer) Il Premio Pulitzer Anne Tyler (1941) stanno accanto a giovani ed emergenti. Quanto agli eliminati, una favorita della vigilia come Marilynne Robinson non è entrata nella rosa dei finalisti, così come è stato escluso anche lo scrittore-agente letterario Bill Clegg. Il vincitore del Man Booker, che riceverà i circa 82 mila euro del riconoscim­ento, sarà annunciato il 13 ottobre. (Ida Bozzi)

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