Bisio alla ricerca di comici del futuro nel talent Sky
«Non ci sono più talenti comici o non siamo più capaci di trovarli?». Claudio Bisio si fa la domanda e si dà anche la risposta: la seconda che hai detto. Il risultato sarà Comedy Challenge (titolo provvisorio), un programma che cerca i comici del futuro. La collaborazione di Bisio con Sky si estenderà infatti oltre Italia’s Got Talent (dove Lodovica Comello ha preso il posto di Vanessa Incontrada). Il nuovo progetto è in fase di sviluppo e sarà un viaggio attraverso l’Italia sulle tracce dei diversi volti della comicità: monologhisti e stand up comedian, ma anche videomaker e talenti trovati sul web.
In sostanza Zelig (la comicità) più X Factor (la sfida per trovare il migliore), perché il programma si sviluppa come un talent che seguirà le classiche fasi che scandiscono le selezioni: casting, audizioni, gara davanti ai giudici (la messa in onda è prevista nell’autunno 2016).
Spiega ancora Bisio: «È una sfida per capire se c’è ancora spazio per uno show comico 2.0, qui tornerò a fare la spalla dei comici, l’ho fatto per tanti anni a Zelig e penso sia quello che so fare meglio». Non manca una stoccata per i suoi ex compagni: «Sostenevo da tempo che Zelig avesse bisogno di un rinnovamento radicale. Ma loro hanno insistito, mi hanno detto che Zelig è come la Nutella, non si cambia. Invece a me piace cambiare».
La novità più consistente dei palinsesti Sky è il ritorno del comico sul luogo del delitto, quegli Arcimboldi che sono stati più volte teatro per Zelig e ieri hanno ospitato la presentazione. Il resto della programmazione sono conferme di novità già annunciate: MasterChef avrà un quarto giudice con Cannavacciuolo che si aggiunge alla trinità Cracco-Barbieri-Bastianich. Quest’ultimo si occupa di fornelli, ma anche di motori: con Guido Meda e un terzo incomodo da trovare, condurrà anche Top Gear. Simona Ventura invece va in campagna con Il contadino cerca moglie. Serie tv come pioggia. Due titoli per tutte. Vinyl, prodotta da Mick Jagger e Martin Scorsese, racconta la New York rock degli anni 70, mentre Show Me a Hero, diretta da Paul Haggis, è una riflessione sulla politica di oggi.
Pare anche finita l’attesa per Godot: annunciato da tempo, aspettato come è giusto aspettare solo chi merita di essere aspettato, a febbraio torna Corrado Guzzanti, protagonista e autore (con Mattia Torre) della serie in 8 episodi Dov’è Mario?. Assente in tv dal 2012, se non ha cambiato idea dovrebbe ironizzare sul mondo dei radical chic di sinistra.