Periferie del mondo al festival di Salina aperto da Moretti
Il dramma dei migranti e la violenza sulle donne si incrociano alla nona edizione del SalinaDocFest che comincia oggi nell’isola delle Eolie scelta da Giovanna Taviani per cogliere i fermenti che in materia arrivano dai giovani cineasti di tutto il mondo (nella foto una scena di I sogni del lago salato di Andrea Segre, in concorso). Una rassegna, aperta stasera da Nanni Moretti con Mia madre, dedicata quest’anno a Omayma Benghaloum, 34 anni, tunisina, uccisa da un marito che non capiva le sue scelte. Uccisa la sera in cui aveva fatto da interprete per l’ufficio immigrazione di Messina ai migranti appena sbarcati.