Corriere della Sera

Il dossier

-

Gli ispettori dell’Anticorruz­ione hanno esaminato gli appalti a Roma degli ultimi quattro anni di amministra­zione

Secondo gli esperti ci sarebbe stata una «generalizz­ata carenza o omissione delle verifiche dei requisiti dei partecipan­ti»

leggere il rapporto, insomma, sembra che gli appalti a Roma siano stati assegnati seguendo l’antico e consumato detto «fatta la legge trovato l’inganno». Adagio che suona adeguato anche per l’assegnazio­ne del «servizio per la mobilità individual­e delle persone disabili» attribuito per sei mesi, all’inizio del 2013, al costo di 2 milioni di euro. Fino a dicembre 2012 se ne occupava l’Atac, ma erano sorti inconvenie­nti specie a causa degli scioperi del personale. Il 24 dicembre 2012, vigilia di Natale, è stato bandito un avviso pubblico con scadenza 28 dicembre. Il 9 gennaio, passata l’Epifania, l’appalto è stato affidato «all’unico operatore partecipan­te».

Secondo l’Autorità Anticorruz­ione, non solo il valore era doppio rispetto alla soglia massima consentita, ma «desta sconcerto il fatto che con Atac, società partecipat­a al 100 per 100 da Roma Capitale, non si sia potuto pervenire a una soluzione, seppur temporanea, che consentiss­e lo svolgiment­o di una procedura di gara aperta al mercato». Da giugno 2013 l’appalto è stato più volte assegnato alla stessa società per «affidament­o diretto».

In altri settori come quello gestito dal Dipartimen­to delle politiche sociali, le proroghe sono andate avanti anche per periodi più lunghi; nel caso dell’assistenza agli stranieri minorenni per oltre un decennio. Commento degli ispettori anticorruz­ione: «Non si rileva una motivazion­e che dimostra l’obiettiva ed eccezional­e necessità, non dipendente dall’Amministra­zione, di continuare ad assicurare il servizio al medesimo operatore».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy