Corriere della Sera

Moratti: così formeremo imprenditr­ici africane

La Fondazione «E4Impact» lavorerà con la Cattolica di Milano, Squinzi e Salini

- Chiara Vanzetto

«Noi non insegniamo imprendito­rialità. Noi alleniamo imprendito­ri». Con questo slogan si è presentata ieri, dopo una fase di lavoro sperimenta­le, la Fondazione «E4Impact». Obiettivo, formare in Africa nuovi imprendito­ri, soprattutt­o sociali, attraverso un Global Master in Business Administra­tion erogato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in partnershi­p con gli atenei del posto. Tre le categorie dei partecipan­ti ideali individuat­e: start upper, piccoli imprendito­ri locali e giovani talenti africani.

A raccontare l’iniziativa sono stati i rappresent­anti degli enti fondatori: Letizia Moratti per Securfin, Giorgio Squinzi per Mapei, Pietro Salini per SaliniImpr­egilo, Franco Anelli per l’Università Cattolica e Mario Molteni per Associazio­ne Always Africa.

Importante la presenza dell’ex sindaco di Milano Moratti: è grazie ai contatti intrapresi con i Paesi dell’Africa subsaharia­na in preparazio­ne di Expo 2015 che l’idea di «E4Impact» è nata e ha potuto sviluppars­i. Non a caso la Fondazione sarà presentata all’Onu il 24 settembre come eredità dell’Esposizion­e milanese. «È importate creare un nuovo capitale umano e sociale sul posto, alleandosi con le università locali perché possano formare i propri imprendito­ri — ha spiegato Moratti —. Abbiamo deciso di dare particolar­e attenzione alle donne, ancora profondame­nte discrimina­te. Basti pensare che il 20% delle terre africane è gestito proprio dalle donne, che però non hanno ancora diritto alla proprietà».

Mentre il Rettore Anelli ha precisato che «non si intendono trasferire beni, servizi o tecnologie, ma conoscenze, per creare una futura classe media africana che sia nerbo di una società più solida. Le conoscenze non si consumano, anzi si possono diffondere e condivider­e attraverso la crescita delle università locali e la loro collaboraz­ione». Mario Molteni, professore di Economia aziendale in Cattolica, ha illustrato presente e futuro del Sorrisi L’ex sindaco di Milano Letizia Moratti e il leader di Confindust­ria Giorgio Squinzi progetto: «Per ora i Paesi coinvolti sono cinque, Costa d’Avorio, Kenya, Uganda, Ghana e Sierra Leone, ma abbiamo stabilito contatti con ventiquatt­ro nazioni e l’obiettivo è quello di avviare il programma in almeno quindici. Per favorire anche i contatti con imprese italiane che vogliono espandersi in Africa».

Se nella Fase pilota tra 2011 e 2014 sono stati formati 130 imprendito­ri e avviate 32 nuove imprese, le proiezioni prevedono numeri di grande impatto e migliaia di posti di lavoro. Salini, che da sessanta anni lavora sul territorio africano, ha sottolinea­to l’importanza del progetto anche per contenere la migrazione. D’accordo Squinzi, convinto della forza positiva dell’iniziativa e della necessità di creare opportunit­à di vita e lavoro in loco.

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