Corriere della Sera

Fca, arriva il contratto Usa Più salario ai neoassunti

Marchionne: è un passo avanti. Così l’intesa con la Uaw

- Bianca Carretto

«Cari colleghi, come forse già sapete, abbiamo raggiunto un accordo con la Uaw per siglare un nuovo contratto nazionale, che garantisce ai nostri lavoratori la condivisio­ne, in modo equo, del successo che insieme abbiamo generato, e nello stesso tempo permette al nostro gruppo di rimanere competitiv­o». È l’inizio della lunga lettera che Sergio Marchionne ha mandato ai dipendenti Usa (circa 37 mila) poche ore dopo aver annunciato la chiusura della trattativa con il sindacato americano ed essere volato in Italia, quando in America era ancora notte. Il contratto, di cui non sono stati rivelati i dettagli (deve essere sottoposto al consiglio Uaw ed approvato ufficialme­nte entro dieci giorni), riconosce il ruolo centrale che i lavoratori hanno assunto nella costruzion­e di un solido futuro comune. «Senza di voi e il vostro impegno, il nostro piano è sempliceme­nte irrealizza­bile — scrive ancora Marchionne — le nostre ambizioni globali come costruttor­i di auto dipendono dalla nostra forza lavoro che deve ricevere benefici economici sostanzial­i, consentend­oci il pieno controllo dei costi».

Il contratto, valido per i prossimi quattro anni, sarà il modello per circa 140 mila dipendenti del settore auto e rappresent­a una svolta, promettend­o salari più alti legati ai risultati. Di fatto avvicinerà le retribuzio­ni che hanno creato uno squilibrio tra i giovani e gli anziani (gli analisti stimano che i neo assunti potrebbero ricevere una media di 20 dollari, i veterani, pagati a 28 dollari l’ora, dovrebbero ottenere 50 centesimi di dollaro in più). Un sistema che ha permesso però alle tre sorelle di Detroit — la vecchia Chrysler, ora Fca, Ford e General Motors — di essere allineate al costo del lavoro praticato nelle fabbriche dei costruttor­i stranieri (tra cui Toyota, Bmw, Mercedes e Vw), dove la retribuzio­ne viene decisa direttamen­te e non attraverso il sindacato.

L’intesa ha considerat­o anche l’assistenza sanitaria: «È una parte consistent­e di questo contratto — ha precisato Marchionne — avevamo l’obbligo di migliorarl­a». Quando domenica scorsa il segretario della Uaw, Dennis Williams, aveva dichiarato di aver scelto Fca per la trattativa (cioè la società più piccola tra Ford e General Motors) la sorpresa era stata tanta: abitualmen­te viene favorita quella che genera più utili e fatturato. Williams ha riconosciu­to all’amministra­tore delegato di Fca le sue qualità di negoziator­e duro. E anche l’annuncio è stato dato per la prima volta in modo congiunto, quando abitualmen­te è solo il rappresent­ante della Uaw a parlare.

Ora General Motors e Ford devono seguire il modello tracciato da Fca, che non sarà però identico visto che ogni azienda ha una sua specificit­à che deve essere rispettata. Entrambe si sono già espresse, dichiarand­o che non vedono l’ora di proseguire le discussion­i per concludere, anche loro, in modo equo e competitiv­o.

Retribuzio­ni Il contratto sana lo squilibrio tra i giovani (20 dollari l’ora) e gli anziani (28 dollari) Sanità L’intesa ha considerat­o anche l’assistenza sanitaria: «Avevamo l’obbligo di migliorarl­a»

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Detroit Dennis Williams, presidente del sindacato Uaw, e l’ad di Fca Sergio Marchionne

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