BlaBlaCar raccoglie (altri) 200 milioni di dollari
(m.sid.) Sorride nelle fotografie ufficiali Frédéric Mazzella (foto), fondatore e chief executive officer della francese BlaBlaCar. E ne ha ben motivo: sta per ricevere 200 milioni di dollari di finanziamenti in un’unica tranche: vecchi capitali, nuovi business. Segno che anche in Europa è in corso uno spostamento di capitali importanti dal vecchio mondo industriale alle nuove promesse digitali o, meglio, a quelle società che riescono — grazie agli strumenti digitali della condivisione — a reinventare vecchi processi. BlaBlaCar, con 20 milioni di persone la più grande community di ride sharing al mondo (fino a prova contraria o fino a nuovo successo), è riuscita a dare un modello di business a un fenomeno che era già molto in voga ai tempi della Beat generation: il passaggio. Se fosse vivo Jack Kerouac dovrebbe riscrivere la sua formidabile opera: On the Road (con BlaBlaCar). A dare una misura del fenomeno ci sono i 200 milioni di dollari (tecnicamente un series D round) da parte di Venture Partners e Lead Edge Capital con la partecipazione di Vostok New Ventures. Il round fa di BlaBlaCar una delle startup europee che hanno attirato maggiormente il sostegno degli investitori: oltre 300 milioni di dollari sono stati raccolti fino a oggi. Il finanziamento verrà usato per cavalcare ancora di più la crescita con lo sbarco della piattaforma in nuovi Paesi. Di certo è anche il segnale dell’attenzione verso la sharing economy: nata come «non mi serve il trapano, ma solo il buco nel muro», è diventata «non mi serve l’automobile, mi serve il passaggio da Aa B».