Amadeus, spirito da villaggio vacanze in un format modesto L’
estate non è finita, almeno su Rai2. Lo spirito del villaggio vacanze aleggia nella sua più spensierata sventatezza, l’animazione è il soffio vitale per tutti gli spettatori che amano essere rianimati. Per trovare un’idea, una che sia una, abbiamo persino bisogno della Francia e allora ecco «Stasera tutto è possibile», versione nostrana di «Ce soir, tout est permis avec Arthur» (martedì, ore 21.20).
Sei personaggi più o meno conosciuti affrontano quelle prove che nella preadolescenza si facevano in spiaggia: improvvisare un ballo, animare uno sketch, mimare una foto, «recitare» sdraiati, indovinare il labiale di una frase, indovinare parole non
Vincitori e vinti
RAMBO Sylvester Stallone Rambo batte i talk: per l’evergreen con Stallone su Rete4 1.350.000 spettatori, 5,7% di share
DIMARTEDÌ Giovanni Floris I talk superati da Rambo: politica su Rai3 e su La7, per Floris 839.000 spettatori, 4,5% di share comuni… Cose così, di puro divertimento puerile. L’unica trovata è interpretare una scenetta su una pedana inclinata di 22 gradi.
A condurre le danze c’è Amadeus e gli ospiti della seconda puntata (quelli che ho riconosciuto) erano il Mago Forest, Maurizio Mattioli, Flavio Montrucchio, una figlia di Celentano, un paio di comici e una soubrette (così la qualificavano e chiedo scusa per la mia ignoranza).
Certi format sono la malattia infantile della creatività. Ci si lamenta che la politica ha abbassato il tono del discorso (un pensiero minimamente articolato è stato sostituito da una comunicazione fatta di risse, caciare, semplificazioni manichee, battute…), ma il brodo di coltura del nostro immaginario è ancora quello che offre la tv.
È ovvio che a un programma come «Stasera tutto è possibile» si chiedono solo due o tre ore di spensieratezza, di cazzeggio, di evasione (come si diceva una volta), ma forse un minimo sindacale di professionalità non guasterebbe. Amadeus fa quello che può, ma se il format prevede la regressione del pubblico a lui non resta che far regredire il pubblico.
Ma una via di mezzo tra la pallosità dei talk politici e questa modestia ridanciana non esiste? Consoliamoci sapendo che anche in Francia le idee vanno di pari passo con le nostre.