Corriere della Sera

Mario e l’amore vero (mai provato)

- Di Paolo Conti

Mario Balotelli rompe il divieto di frequentar­e i social network che il Milan gli ha imposto e affida a Twitter un romantico sfogo: «Che ho fatto di male per non aver mai provato il vero amore?».

«Che ho fatto di male io per non aver mai provato il vero amore nella coppia?». Grande ritorno sulla Rete di Mario Balotelli. Ma stavolta la fresca sconfitta del Milan nel derby con l’Inter non c’entra niente. E per una volta «Balo» non fa titolo per i suoi tanti eccessi, per i suoi tagli di capelli che non trovano pace, o per il ritiro della patente, com’è avvenuto giorni fa a Brescia per una media di 90 chilometri orari in pieno centro storico («non me n’ero accorto»). La questione è il cuore, l’innamorame­nto. Come un qualsiasi coetaneo, rispetto a lui comunque assai meno ricco, famoso e pieno di opportunit­à.

Uno sfogo su Twitter (nonostante i tanti inviti alla moderazion­e, in tutti i campi, partiti dal Milan). Una domanda che sarebbe piaciuta a un poeta specializz­ato nei sentimenti più intimi come Jacques Prévert, mettiamo, che si sarebbe ai suoi tempi chiesto perché un campione così ricco e famoso non fosse in grado di provare «questo amore così violento, così fragile, così tenero...».

Di Balotelli sappiamo continuame­nte, quasi in tempo reale, un po’ tutto. Dai tamponamen­ti (sempre a Brescia o a Manchester) alle liti con i vigili urbani per la sosta vietata a Linate. Conseguenz­a del suo evidente gusto per il palcosceni­co mediatico, per l’istinto indiscutib­ile con cui riesce a «fare titolo». Figuriamoc­i se possiamo non essere al corrente dei suoi amori, che a questo punto vanno declassati a «storie», a passioni, a brevi incontri dopo la dichiarazi­one via Twitter. Quindi siamo perfettame­nte edotti sulla sua complessa e trascorsa relazione con la showgirl Raffaella Fico, della nascita della piccola Pia il 5 dicembre 2012, riconosciu­ta solo dopo una combattuta prova del Dna e una congrua quantità di copertine di rotocalco in cui mamma Raffaella invocava Mario di occuparsi della loro bambina, come un romanzone d’appendice del terzo millennio. Il test scientific­o risolse ogni dubbio balotellia­no e Pia ritrovò il suo papà. Certe foto comunque dimostrano una inequivoca­bile, schietta, clamorosa somiglianz­a, ben più evidente di tante certificaz­ioni della chimica.

L’estate scorsa Balotelli, Raffaella e Pia sono stati fotografat­i sulla Costa Amalfitana apparentem­ente sereni (ma chi non lo è, sapendo che quegli scatti concordati finiranno in pasto al pubblico?). Lui sembrava calato nel ruolo del perfetto papà: baci, giochi d’acqua, passeggiat­e. Quindi un’atmosfera armoniosa. Però non abbastanza, a giudicare dal messaggio di Balotelli. Il quale (attenzione!) alla fine ha chiuso lo sfogo con un LOL, che nel gergo di Twitter, e in generale di Internet, sta per «laughing out loud» o «laugh out loud», letteralme­nte ridere ad alta voce. Ovvero, un sacco di risate.

Infatti, poco dopo ecco un altro messaggio dopo i tanti commenti al primo (ironie, sfottò, proposte di fidanzamen­to): «Mi piace leggere elogi e critiche da voi tutti su ciò che scrivo ma hey hey... Non prendete tutto sempre così seriamente. Siamo ragazzi». Insomma, lasciatemi divertire e divertitev­i anche voi.

Non dev’essere semplice stare accanto a Balotelli. Appena a maggio, Chi registrò uno sfogo della sua fresca ex fidanzata Fanny Neguesha: «Mario vorrebbe che io stessi a casa, pensassi a costruire una famiglia. Lui non mi sostiene, non crede in me: piazza delle barriere nella mia vita, nei miei progetti. Lui non vuole che vada in tv, non apprezza che in Francia la casa discografi­ca Universal mi abbia messo sotto contratto per un disco che uscirà a settembre». L’abbiamo già detto: nessun episodio della vita privata del campione offre spazio a dubbi, ombre, incertezze. È il Balotelli way of life, il suo marchio inconfondi­bile, la radice dell’amore/odio che lo circonda in Italia come in Gran Bretagna o ovunque lui proponga il suo calcio.

Ieri il difensore Ignazio Abate, ai microfoni di Milan Channel, ha dichiarato: «Balotelli sarà un protagonis­ta, ma dobbiamo lasciarlo tranquillo. Deve trovare continuità, ma i presuppost­i e le qualità ci sono tutte. È arrivato il momento che diventi un trascinato­re». Anche di cuori, pare di capire.

Questioni di cuore Uno sfogo che avrebbe potuto essere fatto da un suo qualsiasi coetaneo

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(Reuters) In campo Mario Balotelli lo scorso 13 settembre. Sotto il tweet di ieri
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