Mario e l’amore vero (mai provato)
Mario Balotelli rompe il divieto di frequentare i social network che il Milan gli ha imposto e affida a Twitter un romantico sfogo: «Che ho fatto di male per non aver mai provato il vero amore?».
«Che ho fatto di male io per non aver mai provato il vero amore nella coppia?». Grande ritorno sulla Rete di Mario Balotelli. Ma stavolta la fresca sconfitta del Milan nel derby con l’Inter non c’entra niente. E per una volta «Balo» non fa titolo per i suoi tanti eccessi, per i suoi tagli di capelli che non trovano pace, o per il ritiro della patente, com’è avvenuto giorni fa a Brescia per una media di 90 chilometri orari in pieno centro storico («non me n’ero accorto»). La questione è il cuore, l’innamoramento. Come un qualsiasi coetaneo, rispetto a lui comunque assai meno ricco, famoso e pieno di opportunità.
Uno sfogo su Twitter (nonostante i tanti inviti alla moderazione, in tutti i campi, partiti dal Milan). Una domanda che sarebbe piaciuta a un poeta specializzato nei sentimenti più intimi come Jacques Prévert, mettiamo, che si sarebbe ai suoi tempi chiesto perché un campione così ricco e famoso non fosse in grado di provare «questo amore così violento, così fragile, così tenero...».
Di Balotelli sappiamo continuamente, quasi in tempo reale, un po’ tutto. Dai tamponamenti (sempre a Brescia o a Manchester) alle liti con i vigili urbani per la sosta vietata a Linate. Conseguenza del suo evidente gusto per il palcoscenico mediatico, per l’istinto indiscutibile con cui riesce a «fare titolo». Figuriamoci se possiamo non essere al corrente dei suoi amori, che a questo punto vanno declassati a «storie», a passioni, a brevi incontri dopo la dichiarazione via Twitter. Quindi siamo perfettamente edotti sulla sua complessa e trascorsa relazione con la showgirl Raffaella Fico, della nascita della piccola Pia il 5 dicembre 2012, riconosciuta solo dopo una combattuta prova del Dna e una congrua quantità di copertine di rotocalco in cui mamma Raffaella invocava Mario di occuparsi della loro bambina, come un romanzone d’appendice del terzo millennio. Il test scientifico risolse ogni dubbio balotelliano e Pia ritrovò il suo papà. Certe foto comunque dimostrano una inequivocabile, schietta, clamorosa somiglianza, ben più evidente di tante certificazioni della chimica.
L’estate scorsa Balotelli, Raffaella e Pia sono stati fotografati sulla Costa Amalfitana apparentemente sereni (ma chi non lo è, sapendo che quegli scatti concordati finiranno in pasto al pubblico?). Lui sembrava calato nel ruolo del perfetto papà: baci, giochi d’acqua, passeggiate. Quindi un’atmosfera armoniosa. Però non abbastanza, a giudicare dal messaggio di Balotelli. Il quale (attenzione!) alla fine ha chiuso lo sfogo con un LOL, che nel gergo di Twitter, e in generale di Internet, sta per «laughing out loud» o «laugh out loud», letteralmente ridere ad alta voce. Ovvero, un sacco di risate.
Infatti, poco dopo ecco un altro messaggio dopo i tanti commenti al primo (ironie, sfottò, proposte di fidanzamento): «Mi piace leggere elogi e critiche da voi tutti su ciò che scrivo ma hey hey... Non prendete tutto sempre così seriamente. Siamo ragazzi». Insomma, lasciatemi divertire e divertitevi anche voi.
Non dev’essere semplice stare accanto a Balotelli. Appena a maggio, Chi registrò uno sfogo della sua fresca ex fidanzata Fanny Neguesha: «Mario vorrebbe che io stessi a casa, pensassi a costruire una famiglia. Lui non mi sostiene, non crede in me: piazza delle barriere nella mia vita, nei miei progetti. Lui non vuole che vada in tv, non apprezza che in Francia la casa discografica Universal mi abbia messo sotto contratto per un disco che uscirà a settembre». L’abbiamo già detto: nessun episodio della vita privata del campione offre spazio a dubbi, ombre, incertezze. È il Balotelli way of life, il suo marchio inconfondibile, la radice dell’amore/odio che lo circonda in Italia come in Gran Bretagna o ovunque lui proponga il suo calcio.
Ieri il difensore Ignazio Abate, ai microfoni di Milan Channel, ha dichiarato: «Balotelli sarà un protagonista, ma dobbiamo lasciarlo tranquillo. Deve trovare continuità, ma i presupposti e le qualità ci sono tutte. È arrivato il momento che diventi un trascinatore». Anche di cuori, pare di capire.
Questioni di cuore Uno sfogo che avrebbe potuto essere fatto da un suo qualsiasi coetaneo