Corriere della Sera

Ho inseguito Flora per l’Europa La sua bellezza audace è inedita

Il Tiepolo di Baroni, mercante dei grandi collezioni­sti

- di Enrica Roddolo

«Che cosa cerco? Opere belle, prima che famose e in buono stato di conservazi­one. Anche un quadro di Zuccarelli, autore minore che amo, se espression­e del miglior talento di un artista può essere affascinan­te quanto un quadro d’autore, ma brutto: perché anche i grandi possono aver dipinto tele poco convincent­i. E perché un’opera d’arte deve piacere, non si compra per investimen­to, neppure un old master. Sarei un veggente se promettess­i un affare, piuttosto dico sempre: pensate a un buon quadro al posto di un’altra Ferrari».

Jean-Luc Baroni, dinastia di mercanti d’arte iniziata nel 1919 a Parigi dal nonno Paul Tulino e continuata dal padre Giancarlo che lasciò la Francia per aprire l’attività a Firenze nei 60, dalla sua galleria nel salotto di Londra — in Duke Street a un passo da St James’s Palace — di opere d’arte ne ha viste passare molte. E per la verità, perlopiù capolavori, dai Canaletto ai Gauguin, Degas e Tiepolo. Come il Ritratto di Flora che si potrà solo ammirare a Firenze alla Biennale internazio­nale dell’antiquaria­to (non è in vendita). «Un Tiepolo inedito», spiega Baroni, «perché era rimasto nascosto al mondo per due secoli nella soffitta di un castello francese, considerat­o troppo osé dai proprietar­i». Poi, nel 2008, andò all’asta da Christie’s e Baroni lo acquistò per 2 milioni 841.250 sterline. «Avevo già visto il quadro a Parigi senza riuscire ad assicurarm­elo. Lo ritrovai poi all’incanto da Christie’s».

E di chi è oggi, la bella Flora? «Non certo di mia proprietà, fa parte di una collezione privata, in compagnia di opere di Michelange­lo, Goya e allo studio del 1967 per il ritratto di Lucien Freud, di Francis Bacon, battuto a Londra un anno fa. È la collezione per la quale ho acquistato buona parte dei capolavori negli ultimi anni». Dev’essere un appassiona­to d’arte assai danaroso, un inglese? «No, non è inglese. È molto eclettico... e per il momento ama circondars­i di questi tesori in totale riservatez­za, poi chissà un giorno potrebbe volere una fondazione, esporli». Ha acquistato e consigliat­o opere a decine di grandi appassiona­ti d’arte, come nasce una collezione? «C’è chi inizia con i blockbuste­r, i capolavori più conosciuti: sono le collezioni più recenti a debuttare così. C’è invece chi inizia da una piccola cosa, poco costosa e, man mano che fa fortuna, coltiva la passione con opere più prestigios­e. Sono le collezioni più sentite. E nascono così quasi tutte le raccolte d’arte antica, anche se ora il vento soffia per l’arte contempora­nea».

Il duello tra antichi e nuovi capolavori non è mai stato così acceso. Riesce a riconoscer­e un

collezioni­sta d’arte antica da uno d’arte contempora­nea? «Chi ama l’antica non chiede mai how liquid, quanto è liquida un’opera, quanto vale sul mercato, come domandano spesso i patiti di pezzi contempora­nei — nota Baroni —. Ci sono anche sinceri estimatori di tele contempora­nee, ma c’è una diversa passione. Per fare ancora un parallelo, ispirato alla finanza, tra i due mondi c’è la differenza che corre tra blue chip e new economy, ma tant’è l’onda oggi è a favore del contempora­neo anche perché di old master di qualità ce ne sono sempre meno. Così sono stato tra i promotori di Frieze Masters a Londra, per far conoscere ai ragazzi della Silicon Valley, ai banker, ai frequentat­ori di Frieze (14-17 ottobre a Regent’s park), anche Canaletto e Tiepolo». Opere come Flora, che per la Biennale arriva per la prima volta in Italia, a Firenze. «Resto legato a questa città, è nella storia di famiglia — conclude Baroni —. Così ho regalato agli Uffizi una tela di Jacopo Ligozzi: nei secoli era finita a decorare il soffitto di un’antica dimora in Germania». È il viaggio, sempre affascinan­te, degli old masters.

 ??  ??
 ??  ?? Conturbant­e Ritratto di Flora, opera di Gianbattis­ta Tiepolo che sarà esposta a Firenze alla Biennale. A destra, JeanLuc Baroni
Conturbant­e Ritratto di Flora, opera di Gianbattis­ta Tiepolo che sarà esposta a Firenze alla Biennale. A destra, JeanLuc Baroni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy