Corriere della Sera

Bello di nonna

Il gol da metà campo ha fatto il giro del mondo. Il compliment­o del papà: «Somaro!» Florenzi e la prodezza con il Barça «Ho visto il portiere fuori e ho tirato Ma quei 4-5 secondi erano infiniti: il pallone non arrivava mai dentro»

- Luca Valdiserri

James Pallotta, presidente dell’As Roma: «È stato bravissimo». Gerard Piqué, difensore del Barça: «È uno dei gol più belli che ho dovuto subire». Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Di questa prodezza ne parleremo per anni». Il Baffo, papà di Alessandro Florenzi: «Somaro!».

Il «bello de nonna» sa di averla fatta grossa. Un gol contro il Barcellona è tanta roba. Un gol contro il Barcellona con un tiro da metà campo fa il giro del mondo. È per questo che il Baffo, che di vero nome fa Luigi, ma tutti lo chiamano Gigi, interviene peggio di uno stopper: «Non ho parole. Non potevo pensare a una cosa del genere. Alessandro è un ragazzo umile, anche perché come si alza di un palmo da terra sono io il primo a tagliarli la capoccia. Il compliment­o che gli faccio sempre è: somaro. Al gol, allo stadio, mi sono cascati gli occhiali e mi sono chinato a raccoglier­li. Quelli intorno a me si sono spaventati: oddio, Gigi si sente male...». Il Baffo, quando Ale giocava nell’Under 21, era quello che dopo le partite si metteva al volante e guidava fino a Crotone, dove la Roma aveva parcheggia­to il ragazzo in prestito. «E credevo che all’Olimpico non ci sarei mai tornato», racconta Flo. A lasciarlo partire furono Luis Enrique e Walter Sabatini, che poi lo ha riportato a casa pagando un premio di valorizzaz­ione al club calabrese.

La famiglia è il grande segreto di Alessandro. Padre e fratelli pazzi di calcio, mamma Luciana sempre a lavare maglie e pantalonci­ni («Il pallone è nel suo Dna»). Ale dice di essere arrivato più in alto di tutti «perché ho avuto la testa giusta». E la testa giusta è un prodotto fatto in casa, compresa nonna Aurora, a cui dedicò il gol al Cagliari con un bacio nella tribuna dell’Olimpico il 21 settembre 2014.

Non a caso Florenzi sarà il testimonia­l del «giorno dei nonni», il prossimo 2 ottobre, organizzat­o dalla Fondazione Senior Italia. La campagna «millepiazz­e» servirà a raccoglier­e fondi per finanziare Centri anziani in tutta Italia.

Il giorno dopo, Ale racconta così il suo gol: «Ho visto il portiere fuori e ci ho provato. È andata bene, anche se prima di provare il tiro ho guardato se potevo passarla a Dzeko. Quando ho visto che Ter Stegen correva verso la sua porta ci ho creduto. Quei quattro-cinque secondi mi sono sembrati quattro-cinque minuti. Il pallone non arrivava mai dentro! Non sapevo nemmeno come esultare, mi sono messo le mani in faccia perché ho avuto la consapevol­ezza di aver fatto un gol che non dimentiche­rò mai. L’importante, però, è che quel gol ci abbia portato un punto. Abbiamo fermato l’attacco più forte del mondo, anche se non è stato facile. Terzino? Mi sono messo subito a disposizio­ne del mister, devo ringraziar­e anche Balzaretti che mi ha aiutato molto a migliorare la fase difensiva».

In un’intervista al Corriere della Sera, Florenzi aveva fatto questa classifica dei suoi gol: il più bello in rovesciata contro il Genoa; il più rivisto su YouTube quello arrivato al 93’, dopo 70 metri palla al piede, ancora contro i rossoblù; il più emozionant­e quello del bacio alla nonna. Adesso dovrà aggiornare la graduatori­a.

I tifosi del Barça, molti dei quali infuriati con Nainggolan per il fallo che è costato la stagione a Rafinha, hanno votato un sondaggio: che rinforzo vorreste adesso che Luis Enrique ha perso un giocatore per tutta la stagione? Risposta: compriamoc­i Florenzi. Ma è impossibil­e. Flo farà come Totti e De Rossi. E questa volta sarà d’accordo anche il Baffo.

 ??  ?? Cuore Alessandro Florenzi, 24 anni, e l’abbraccio in tribuna alla nonna del 21/9/2014 (Getty Images, Ansa)
Cuore Alessandro Florenzi, 24 anni, e l’abbraccio in tribuna alla nonna del 21/9/2014 (Getty Images, Ansa)
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