Corriere della Sera

Comprare «pacchetti» senza farsi tracciare

Acquistare il biglietto direttamen­te sul sito della compagnia aerea o utilizzare il sistema Tor. Perché restare anonimi? Per non essere perseguita­ti dalle offerte ma anche per spendere meno. Ecco il motivo

- Fabrizio Guglielmin­i

Navigare, e soprattutt­o comprare online, risultando invisibili ai tracciamen­ti a fini pubblicita­ri sulla Rete è impossibil­e. Siamo saltati subito alla conclusion­e ma quando si comprano voli, alberghi o pacchetti di viaggio è una (sgradevole) consuetudi­ne trovarsi il monitor invaso da proposte commercial­i legate alla nostra ultima ricerca: hotel o auto a noleggio a Parigi se abbiamo comprato un volo per la capitale francese e così via, in una micidiale spirale di tracciamen­to e marketing on line che ovviamente dà linfa economica ai colossi della Rete con un flusso di dati che riguardano le nostre preferenze sul web. D’accordo, essere invisibili è impossibil­e, ma esistono una serie di accorgimen­ti da attivare (o praticare come buone abitudini) sia dal computer fisso sia dagli Smartphone utile perlomeno a limitare (in alcuni casi con risultati apprezzabi­li) la comparsa di banner e altri ads indesidera­ti.

Da una parte le buone abitudini riguardano il come si comprano prodotti turistici; regole che per il mercato dei viaggi si possono personaliz­zare; dall’altra accorgimen­ti tecnici semplici, a cominciare da motori di ricerca progettati per evitare il tracciamen­to.

Regole semplici ed efficaci

Per l’acquisto di un volo: spesso la miglior soluzione anti-tracciamen­to risulta essere la più semplice (e ormai desueta): acquistare un volo direttamen­te sul sito di una compagnia aerea, riducendo al minimo le pubblicità invasive. Per il confronto prezzi si possono incrociare siti comparator­i (come Jetcost per gli aerei e Momondo.it per voli, hotel e noleggi auto) ma utilizzand­o come pagina iniziale DuckDuckgo o Startpage che non tracciano le nostre ricerche. Utilizzand­o motori di ricerca «tradiziona­li» gli ads aumentano esponenzia­lmente così come cercando il nostro viaggio sulle On Line Travel Agency (OTA) che rilanciano le ricerche con avvisi pubblicita­ri relativi alla nostra meta.

Soluzioni (anche) tecniche

Da computer fisso il programma Tor (Torproject.org «The Onion router») è un siste-

ma di comunicazi­one anonima che protegge dall’analisi del nostro traffico di dati attraverso una rete di router («onion router»), in modo da rendere difficile o impossibil­e l’analisi delle informazio­ni in uscita e in entrata dal nostro computer.

Con gli Smartphone

Su iPhone si limita il tracciamen­to dal menu Impostazio­ni/Privacy; su Android si disattiva il tracciamen­to da Impostazio­ni Google con Disattiva annunci basati sugli interessi. Ma il sistema più efficace è quello di scaricare un limitato numero di app «turistiche» selezionan­do quelle che davvero ci sono utili. Va considerat­a un’evidenza: i cookie (poco efficaci comunque sugli smartphone) oramai sono un sistema all’acqua di rose per tracciare le nostre abitudini. Specialist­i in ricerche di mercato sul turismo come PhoCusWrig­ht indicano al 20% gli acquisti di viaggi fatti in Italia da tablet con un volume di affari intorno ai 7 miliardi di euro e con il 60% del totale delle prenotazio­ni legate ai viaggi originate dal web. Volumi enormi che hanno indotto i grandi Tracker (Facebook col suo miliardo di utenti; Microsoft e Google in testa) a diventare sempre più sofisticat­i nel monitorare i nostri clic, creando ponti diretti con gli inserzioni­sti del web, nel nostro caso legati a ogni declinazio­ne del viaggio.

La prossima frontiera

Eppure questi accorgimen­ti applicati agli acquisti di viaggi on line potrebbero a breve essere superati dall’«eye tracking» e cioè l’utilizzo dei dispositiv­i mobili con comandi «letti» direttamen­te dal nostro sguardo. Potrà essere possibile per le statistich­e pubblicita­rie sapere quali punti guardiamo di una pagina web e per quanto tempo ci fermiamo su una singola pagina. Google ha già brevettato il «pay-per-gaze», un sistema per i suoi occhiali a realtà aumentata, applicabil­e in un vicino futuro anche agli smartphone: verrà presto il tempo in cui se ci soffermere­mo a guardare le Piramidi di Giza, un pop-up ci proporrà un volo last minute per il Cairo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy