Comprare «pacchetti» senza farsi tracciare
Acquistare il biglietto direttamente sul sito della compagnia aerea o utilizzare il sistema Tor. Perché restare anonimi? Per non essere perseguitati dalle offerte ma anche per spendere meno. Ecco il motivo
Navigare, e soprattutto comprare online, risultando invisibili ai tracciamenti a fini pubblicitari sulla Rete è impossibile. Siamo saltati subito alla conclusione ma quando si comprano voli, alberghi o pacchetti di viaggio è una (sgradevole) consuetudine trovarsi il monitor invaso da proposte commerciali legate alla nostra ultima ricerca: hotel o auto a noleggio a Parigi se abbiamo comprato un volo per la capitale francese e così via, in una micidiale spirale di tracciamento e marketing on line che ovviamente dà linfa economica ai colossi della Rete con un flusso di dati che riguardano le nostre preferenze sul web. D’accordo, essere invisibili è impossibile, ma esistono una serie di accorgimenti da attivare (o praticare come buone abitudini) sia dal computer fisso sia dagli Smartphone utile perlomeno a limitare (in alcuni casi con risultati apprezzabili) la comparsa di banner e altri ads indesiderati.
Da una parte le buone abitudini riguardano il come si comprano prodotti turistici; regole che per il mercato dei viaggi si possono personalizzare; dall’altra accorgimenti tecnici semplici, a cominciare da motori di ricerca progettati per evitare il tracciamento.
Regole semplici ed efficaci
Per l’acquisto di un volo: spesso la miglior soluzione anti-tracciamento risulta essere la più semplice (e ormai desueta): acquistare un volo direttamente sul sito di una compagnia aerea, riducendo al minimo le pubblicità invasive. Per il confronto prezzi si possono incrociare siti comparatori (come Jetcost per gli aerei e Momondo.it per voli, hotel e noleggi auto) ma utilizzando come pagina iniziale DuckDuckgo o Startpage che non tracciano le nostre ricerche. Utilizzando motori di ricerca «tradizionali» gli ads aumentano esponenzialmente così come cercando il nostro viaggio sulle On Line Travel Agency (OTA) che rilanciano le ricerche con avvisi pubblicitari relativi alla nostra meta.
Soluzioni (anche) tecniche
Da computer fisso il programma Tor (Torproject.org «The Onion router») è un siste-
ma di comunicazione anonima che protegge dall’analisi del nostro traffico di dati attraverso una rete di router («onion router»), in modo da rendere difficile o impossibile l’analisi delle informazioni in uscita e in entrata dal nostro computer.
Con gli Smartphone
Su iPhone si limita il tracciamento dal menu Impostazioni/Privacy; su Android si disattiva il tracciamento da Impostazioni Google con Disattiva annunci basati sugli interessi. Ma il sistema più efficace è quello di scaricare un limitato numero di app «turistiche» selezionando quelle che davvero ci sono utili. Va considerata un’evidenza: i cookie (poco efficaci comunque sugli smartphone) oramai sono un sistema all’acqua di rose per tracciare le nostre abitudini. Specialisti in ricerche di mercato sul turismo come PhoCusWright indicano al 20% gli acquisti di viaggi fatti in Italia da tablet con un volume di affari intorno ai 7 miliardi di euro e con il 60% del totale delle prenotazioni legate ai viaggi originate dal web. Volumi enormi che hanno indotto i grandi Tracker (Facebook col suo miliardo di utenti; Microsoft e Google in testa) a diventare sempre più sofisticati nel monitorare i nostri clic, creando ponti diretti con gli inserzionisti del web, nel nostro caso legati a ogni declinazione del viaggio.
La prossima frontiera
Eppure questi accorgimenti applicati agli acquisti di viaggi on line potrebbero a breve essere superati dall’«eye tracking» e cioè l’utilizzo dei dispositivi mobili con comandi «letti» direttamente dal nostro sguardo. Potrà essere possibile per le statistiche pubblicitarie sapere quali punti guardiamo di una pagina web e per quanto tempo ci fermiamo su una singola pagina. Google ha già brevettato il «pay-per-gaze», un sistema per i suoi occhiali a realtà aumentata, applicabile in un vicino futuro anche agli smartphone: verrà presto il tempo in cui se ci soffermeremo a guardare le Piramidi di Giza, un pop-up ci proporrà un volo last minute per il Cairo.