Il Milan vince a Udine Balotelli subito in gol
Gran partita con gol di Balotelli: in 45’ rossoneri sul 3-0 Ma nella ripresa l’Udinese sfiora il pari
Un gol non fa primavera, ma certifica la rinascita del talento perduto in una notte strana e un po’ folle. Mario Balotelli, fischiato a oltranza dai tifosi dell’Udinese, risponde alle provocazioni con una punizione a girare forte e precisa che lascia di stucco il povero Karnezis dopo appena cinque minuti. L’esordio del Bad Boy in versione figliol prodigo è una ventata di aria fresca e una scossa che accende il Milan.
Sembra tutto facile dentro il nuovo Friuli. Balo gioca, segna, non reagisce alle provocazioni e dopo la rete di rara bellezza che sblocca il risultato scambia un gesto di intesa con Mihajlovic schizzato fuori dalla panchina. Il Diavolo è altrettanto ispirato. Lanciato dall’acuto del campione ritrovato, scatta dai blocchi di partenza come un velocista consumato e si impossessa subito della partita: Bonaventura raddoppia già al 10’ e nel recupero del primo tempo Zapata prova a chiudere il conto segnando di testa il terzo gol.
L’Udinese resta a guardare, allibita, attonita, vuota. Attacca male e difende peggio. Semplicemente travolta. Nella ripresa, invece, come d’incanto si sveglia e ribalta i concetti. Il Milan, invece, improvvisamente si addormenta e la sostituzione di Mihajlovic, che toglie il giovane Calabria per inserire Alex in mezzo all’area spostando a destra Zapata, manda in tilt la difesa. L’altro Zapata, Duvan, partito dalla panchina, guida la parziale riscossa friulana: suo il cross per il primo gol di Badu, sua la girata che riaccende la speranza. Due reti in sette minuti. Un’altra partita, un’altra storia.
Il Milan è improvvisamente molle e impaurito. E se l’attacco ancora una volta funziona, la difesa conferma di essere il tallone d’achille dei rossoneri. La seconda vittoria consecutiva arriva, ma con il fiatone. Diego Lopez salva sul tiro di Fernandes e il nuovo Balotelli, difende l’ultimo pallone con la caparbietà di un gregario e dopo viene abbracciato dai suoi compagni. Un giocatore nuovo, all’apparenza ritrovato, più o meno lo stesso che sempre contro l’Udinese aveva cominciato la sua prima avventura milanista il 3 febbraio 2013 segnando una doppietta. Poi sappiamo tutti come è andata a finire. E per questo la prudenza è d’obbligo. Ma i segnali sono confortanti. Il Milan, invece, è ancora una volta rimandato. Troppo bello all’inizio, incredibilmente involuto alla fine. Favorito dal gol in apertura di Balo, il Diavolo dispone a suo piacimento degli avversari. Montolivo guida il centrocampo con un piglio che non vedevamo da tempo, Bonaventura si conferma prezioso, instancabile e preciso, il ragazzino Calabria è una furia sulla corsia destra. Il Milan per 45 minuti è scintillante. E Balo quasi perfetto, resta dentro il gioco, concentrato e attento, si muove su tutto il fronte d’attacco e costringe Piris e Iturra al cartellino giallo. Un’ammonizione, tanto per non dimenticare il vecchio Balotelli, la rimedia pure lui e nel finale per una trattenuta rischia anche il rosso. Ma non si può volere tutto.
L’Udinese rinasce sulle ceneri di un primo tempo disastroso quando ormai gli avversari sono volati via. La reazione d’orgoglio non produce punti, ma consentirà a Colantuono di guadagnare altri tre giorni, sino alla partita con il Bologna. La sua panchina traballa, i numeri sono disarmanti: quattro sconfitte di fila, sei su sei al Friuli considerando anche la scorsa stagione in cui governava Stramaccioni. Pozzo pretende un immediato riscatto. Mihajlovic invece deve pretendere più attenzione perché le partite non durano mai 45 minuti, neppure quando sembrano chiuse. Forse però stavolta, il primo ad illudersi dopo un primo tempo da favola, è stato proprio lui…
Balotelli/1 Sono contento, piano piano mi tolgo i sassolini dalle scarpe Balotelli/2 Prima o poi risponderò anche a chi parla sempre male di me Balotelli/3 Gli altri prendono o il giallo o le mie gambe, la palla non la vedono...