Inquinamento, auto e sanzioni
Il «dieselgate» è partito un anno fa da un viaggio negli Usa di un gruppo di tecnici dell’International Council for Clean Transportation, un ente di ricerca indipendente.
Duemila chilometri di test hanno prodotto uno dei più grandi terremoti nella storia dell’automobile. Il sisma è arrivato in Europa. Quali saranno le ripercussioni da noi? Che conseguenze avrà lo scandalo sulle leggi antismog? E la Volkswagen è la sola ad aver «truccato» le carte? Se le Borse stanno dando indicazioni sulla portata del fenomeno, tante domande restano inevase.
1Finoa lunedì le auto equipaggiate con il software anti controlli erano mezzo milione, ora il numero è salito a 11 milioni, com’è possibile? Perché il motore 2.0 Turbodiesel è uno dei più diffusi all’interno del gruppo Vw: oltre alla capofila lo montano i veicoli dei marchi Audi, Skoda e Seat. Ora il dispositivo incriminato dovrà essere tolto. Per far fronte alle spese l’azienda ha stanziato 6,5 miliardi di euro e annunciato che ribasserà gli obiettivi finanziari per il 2015.
2Comefunzionano le leggi sull’omologazione delle vetture in Europa e in Italia?
«Il regolamento di riferimento nella Ue è il 715/2007» spiega l’avvocato Gianluca Atzori dello studio legale Cleary Gottlieb, specializzato in diritto ambientale. «Vieta l’uso di impianti di manipolazione che riducano l’efficacia dei sistemi di controllo delle emissioni e altre condotte illecite. Inoltre, impone agli Stati membri di adottare sanzioni».
3Iconsumatori sono sul piede di guerra e minacciano cause, che succederà? «Chi ha acquistato un prodotto che avrebbe dovuto avere determinate caratteristiche, e ne ha ricevuto uno diverso, potrebbe chiedere un risarcimento del danno. In aggiunta, laddove l’omologazione delle vetture venisse meno, potrebbero esserci anche problemi di copertura assicurativa».
4C’èpoi l’aspetto ecologico-legale della vicenda... «Ipotizzare che un certo numero di veicoli possa avere immesso nell’atmosfera una quantità molto più significativa di inquinanti rispetto a quella consentita dalla legge potrebbe avere risvolti importanti dal punto di vista del diritto ambientale. Ma è tutto da accertare» conclude Atzori.
5Qualeè il limite delle emissioni di CO2 delle vetture in Europa? La soglia è di 130 g/ km, in consumi significa l’equivalente di 5,6 litri per 100 km per la benzina e di 4,9 l/100 km con il gasolio. Il sistema di calcolo è complesso: anziché prendere il valore di ogni singola vettura si fa la media di tutte quelle nuove omologate. Questo consente ai costruttori di tenere suv e supercar che sforano il tetto purché nella gamma abbiano anche altri modelli in grado di riequilibrare
La vicenda
Volkswagen è stata accusata di aver truccato i livelli di particelle inquinanti prodotte da milioni dei suoi motori diesel nel mercato Usa attraverso un software che faceva apparire le auto meno inquinanti di quanto fossero in realtà
Il software sarebbe stato montato su 11 milioni di auto dal 2009 al 2015. La casa automobilistica ha annunciato che accantonerà 6,5 miliardi per contribuire a coprire i costi del più grande scandalo della sua storia, lasciando un buco nelle previsioni degli utili degli analisti. Volkswagen ha venduto 10,1 milioni di auto in tutto il 2014
6Qualimulte per chi sgarra? Cinque euro su ogni macchina venduta per un grammo in più, 15 per il secondo, 25 per il terzo, 95 per i successivi.
7Comeavvengono i test dei consumi? In laboratorio con una procedura superata e dalla quale emergono risultati molto inferiori a quelli reali rilevati in strada. Il gap, secondo un recente studio di Transport & Environment, è in genere del 30%. Nel 2017 la Ue dovrebbe introdurre un nuovo sistema di misurazione più accurato.
8Enegli Stati Uniti? Ci sono molte più verifiche da parte delle autorità dopo che l’auto viene commercializzata.
Le accuse
L’accusa fatta a Volkswagen è di aver violato le norme anti inquinamento. Nella sua comunicazione l’Epa americana (Environmental Protection Agency) ha precisato che «al momento non è previsto alcun richiamo di veicoli Volkswagen», anche se non lo esclude, e che «i veicoli sono sicuri e possono essere guidati»
La casa automobilistica tedesca rischia fino a 18 miliardi di dollari di sanzioni ma lo scandalo ha già scosso il colosso tedesco in Borsa: la capitalizzazione complessiva bruciata in questi giorni ammonta a oltre 24 miliardi di euro milligrammi per chilometro, il limite in Europa per l’ossido di azoto stabilito dalla normativa Euro 6 mila (per la precisione 11.227) le auto vendute da Volkswagen nel 2014 in Italia. Di queste il 60% erano a gasolio
di azoto (NOx) stabilito dalla normativa Euro 6 è di 80 milligrammi per chilometro (era 180 per l’Euro 5). Negli Stati Uniti invece, dove la sensibilità verso il rispetto dell’ambiente è altamente diffusa, il regolamento è ben più complesso e restrittivo e fissa il limite massimo a 45 milligrammi, quasi la metà. È quindi probabile che alla differenza sulla tollerabilità corrispondesse inevitabilmente, nel caso dei motori diesel di Volkswagen, una uniformità di emissioni, difficilmente colmabile in altro modo in America se non attraverso il famigerato software che ha inguaiato il gruppo tedesco. Software che, se così fosse, non avrebbe avuto alcun senso installare sulle auto che viaggiano attualmente in Europa. Ma questo potranno stabilirlo solo le indagini. Che, con la ferocia tipica di chi becca il più secchione della classe a copiare i compiti, molti oggi si augurano siano veloci e senza sconti.