Corriere della Sera

Stretta sulla sanità, addio esami inutili

Il governo: più rate per chi negli ultimi due anni non ha ancora saldato i conti con il Fisco Flessibili­tà, Padoan incontra il vicepresid­ente Ue Dombrovski­s. Il ministro: la crescita accelererà

- Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan Francesco Di Frischia

Chi non ha ancora saldato a rate i suoi debiti con il Fisco negli ultimi due anni potrà chiedere un nuovo piano di rateizzazi­one. La novità l’ha introdotta il Consiglio dei ministri ieri che ha approvato gli ultimi cinque decreti della delega fiscale. Mentre sul fronte della sanità si prepara una stretta per evitare gli sprechi degli esami inutili. Intanto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, riapre la partita della flessibili­tà sui conti pubblici e discute a Bruxelles con il vicepresid­ente della Commission­e, Valdis Dombrovski­s, sulla legge di bilancio italiana. L’incontro è stato «costruttiv­o», sostengono fonti Ue: Padoan ha illustrato «la ratio» dell’aggiorname­nto del Def e Dombrovski­s «ha preso nota della deviazione dei conti che dovrà essere debitament­e giustifica­ta e valutata». Il governo Renzi dovrà consegnare la manovra entro il 15 ottobre: le istituzion­i comunitari­e hanno poi 15 giorni di tempo, se lo ritengono necessario, per suggerire eventuali correzioni. Ad appoggiare la richiesta di Palazzo Chigi c’è anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «È una proposta ragionevol­e», perché «vi è un’esigenza di stimolare la ripresa per far crescere l’occupazion­e. Questa è un’esigenza che l’Italia ha posto e che credo sia condivisa ampiamente». L’Italia chiede il massimo della flessibili­tà possibile nel 2016 per rafforzare la crescita, la sola strada per assicurare il calo del debito. «Il debito pubblico è un vincolo per il futuro, deve scendere e scenderà», promette Padoan.

Mattarella Stimolare la ripresa è un’esigenza

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