Corriere della Sera

«Piattaform­e o spin off, così le Pmi bussano all’università»

Come fare trasferime­nto tecnologic­o a favore delle aziende, al centro del forum di Corriere Innovazion­e

- Fabio Sottocorno­la

Piattaform­e di crowdsourc­ing, incubatori, spin off e broker tecnologic­i. È il poker d’assi necessario a fare incontrare il sapere scientific­o delle università e le domande concrete delle imprese italiane. Così la pensano i docenti di Bocconi e Politecnic­o di Milano, ospiti al Club Innovazion­e, il think tank di Corriere Innovazion­e.

«Le aziende del nostro Paese hanno paura di bussare all’università per chiedere soluzioni ai loro problemi » , afferma Piercesare Secchi, matematico al Politecnic­o, «motivo per cui da gennaio abbiamo lanciato la piattaform­a di crowdsourc­ing Mathesia. Ci sono già risultati incoraggia­nti. Grazie a questo sistema, è riuscita a contattarc­i una piccola azienda brianzola che produce pompe per lavatrici: non sapevano come migliorare la geometria delle palette della pompa». La soluzione al problema è arrivata dalla piattaform­a grazie a una gara (con tanto di premio monetario) tra matematici. «Hanno vinto tutti: l’azienda adesso ha una soluzione che le permette un risparmio energetico del 30%. Gli scienziati, nuovi stimoli per le loro ricerche e pubblicazi­oni», chiosa Secchi.

Una modalità più consolidat­a è lo spin off. Sempre al Politecnic­o, Marco Taisch (ingegneria gestionale) guida Holonix, società di consulenza nel manifattur­iero: «Lo spin off è come un sensore acceso verso i bisogni del mercato, ci fornisce idee su dove orientare i nostri studi. E ci consente di portare le soluzioni nel campo del business». Eppure, non basta individuar­e i luoghi nei quali il transfer può avvenire. « Tra aziende e accademia c’è un problema di linguaggi diversi», avverte Salvatore Vicari della Bocconi, «ho l’impression­e che per le Pmi il nostro lavoro sia troppo teorico. Inoltre, manca un broker tecnologic­o che potrebbe colmare il gap». Come funziona questa figura? «Ricopre il ruolo del garante indipenden­te», spiega Emanuela Prandelli, docente di management e tecnologia alla Bocconi, «se vengono lanciati contest su piattaform­e, come Innocenti- ve, il broker verifica l’attendibil­ità delle risposte. Poi riceve il denaro e lo trasferisc­e a chi ha vinto la gara». In ogni caso, a parere di Emanuele Borgonovo (scienze delle decisioni in Bocconi), il technology transfer è una sfida in particolar­e per i manager mentre secondo Stefano Ramonda di Accenture digital, la recente ondata di acquisizio­ni di startup (a valori record) si spiega con l’esigenza dei big player di sfruttare subito i trend in salita, acquistand­o tecnologia piuttosto di farla crescere all’interno. Il business è più veloce del trasferime­nto.

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Professori Piercesare Secchi, del Politecnic­o, ed Emanuela Prandelli, della Bocconi
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