Corriere della Sera

Ora il mondo lapideo rientra nelle strategie del Made in Italy

L’impegno del ministero e un summit internazio­nale

- di Alessandro Luongo

Una fiera sempre più internazio­nale il Marmomacc, in programma a Veronafier­e dal 30 settembre al 3 ottobre (www.marmomacc.com ). La maggiore manifestaz­ione dedicata a marmi, graniti, tecnologie, design e formazione (alla sua cinquantes­ima edizione) accentua la vocazione globale del settore lapideo grazie al piano di promozione straordina­ria del Made in Italy del ministero dello Sviluppo economico, in collaboraz­ione con l’Ice-Italian Trade Agency e Confindust­ria Marmomacch­ine.

Due milioni di euro erogati direttamen­te dal Mise per sviluppare progetti di promozione del Made in Italy lapideo: dall’Italian Stone Technology & Design Conference (attività d’incoming formativo con workshop e visite alle aziende e alle cave del territorio da parte di due gruppi di operatori stranieri), all’Italian Stone Theatre, padiglione della cultura, fino all’Internatio­nal Stone Summit, il primo incontro mondiale dedicato alla pietra naturale che riunisce le principali associazio­ni internazio­nali e che apre i lavori proprio il 30 settembre, giornata inaugurale di Marmomacc.

«Si tratta della prima conferenza mondiale dedicata alla pietra naturale che riunirà le maggiori associazio­ni internazio­nali del marmo, il Ministero dello Sviluppo economico, delegati di Confindust­ria Marmomacch­ine e rappresent­anti selezionat­i dall’Ice-Italian Trade Agency» spiega Ettore Riello, presidente di Veronafier­e. Obiettivo del confronto è illustrare i principali dossier settoriali e i programmi sviluppati dal governo italiano nel mondo, oltre che approfondi­re contenuti e stimolare momenti di confronto e dibattito sul tema lapideo.

Insomma, un momento cruciale, giacché le associazio­ni settoriali di oltre venti Paesi approfondi­ranno temi specifici per avviare possibili progetti di cooperazio­ne internazio­nale e accordi bilaterali, nell’interesse dello sviluppo delle relazioni di settore.

In aggiunta all’attività d’incoming che Veronafier­e sviluppa da anni attraverso la propria rete di rappresent­anti e partner esteri, grazie ai fondi stanziati dal ministero, dal 28 settembre e fino al 6 ottobre sono attese, pertanto, due importanti delegazion­i internazio­nali di 100 buyer e 100 architetti progettist­i, che avranno anche la possibilit­à di visitare aziende e cave estrattive del territorio. A Verona resta così centrale l’incontro fra domanda e offerta.

«Le due delegazion­i — aggiunge Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafier­e — saranno difatti coinvolte nel programma formativo dell’Italian Stone Technology & Design Conference, con una serie di workshop e visite alle aziende del territorio per approfondi­re la conoscenza del prodotto lapideo e dei macchinari Made in Italy».

Questa supplement­are attività d’incoming si affianca a quella che la fiera porta avanti con operatori qualificat­i, buyer e contractor provenient­i da 34 Paesi esteri oltre alle delegazion­i di architetti australian­i e d’interior designer nord americani e canadesi.

The Italian Stone Theatre è, infine, un intero padiglione in cui saranno messe in mostra tecnologie e sperimenta­zioni litiche del tutto italiane. Un evento celebrativ­o che coinvolger­à anche i macchinari e la tecnologia. La genialità di designer e progettist­i sarà così abbinata alla profession­alità, capacità realizzati­ve, competenze tecniche e produttive delle macchine e delle aziende del nostro Paese.

Chi sarà presente Spiccano i progettist­i australian­i e nordameric­ani. Gli architetti e i buyer stranieri visiterann­o anche le imprese e le cave del territorio

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Alla guida A destra Giovanni Mantovani, direttore generale e Ettore Riello, presidente di Veronafier­e

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