Corriere della Sera

La Juve torna a vincere con i gol di Morata e Zaza

La Juventus risorge in Coppa Morata e Zaza battono il Siviglia

- di Alessandro Pasini e Paolo Tomaselli con l’analisi di Mario Sconcerti

Una coperta di Linus trapuntata con le stelle della Champions. Un caffè nero dopo una notte insonne. Un’oasi nel deserto italiano. L’Europa per la Juventus è tutta un’altra storia: in due partite, con la vittoria di Manchester e quella di ieri contro il Siviglia (la prima stagionale allo Stadium), i bianconeri hanno messo via più punti che in sei gare di campionato (6 contro 5). E soprattutt­o, con la doppia sfida all’orizzonte coi tedeschi del Monchengla­dbach, sono già a buon punto con la qualificaz­ione, un fattore questo niente affatto trascurabi­le per cominciare a concentrar­si a testa bassa sulla rimonta n campionato.

C’è qualcosa di diverso nell’aria delle notti europee, ma soprattutt­o in campo. Alla prova del nove, Allegri presenta per necessità la nona formazione diversa, con un modulo nuovo: un 4-4-2 corto, ordinato, a tratti anche scolastico, ma capace di dare equilibrio in copertura e una discreta profondità in fase offensiva dove, come vuole il credo del suo tecnico, si dà spazio anche alla fantasia individual­e. Certo, la Juve è intermitte­nte. A tratti mostra qualche segnale di paura o quanto meno di incertezza. Il tonico che Allegri manda giù tutto d’un fiato si chiama Khedira: il campione del mondo debutta con la maglia bianconera a due mesi dall’infortunio e mette i paletti nella parte destra della metà campo. Per una squadra che è ultima in serie A nella classifica dei contrasti vinti (ieri però 15 su 15), la forza fisica, la tranquilli­tà e il senso tattico del tedesco sono importanti per tenere bassa la cresta del Siviglia. Gli andalusi, che qui due anni fa hanno vinto l’Europa League, sono quintultim­i nella Liga e a loro volta sono pieni di problemi, tra infortuni e lento inseriment­o dei nuovi arrivati. E al primo tiro in porta non vanno in gol come altri avversari della Juve.

Lo snodo della partita arriva prima dell’intervallo. Fino a lì i bianconeri mostrano un po’ di fretta nel far ripartire l’azione. I continui cambi di gioco non riescono ad aprire la difesa di Emery. Ci vuole un nome da torero, Alvaro Morata, per incornare le magliette rosse, al momento giusto: cross da destra di Barzagli e il madridista anticipa Andreolli e Krychowiak, segnando il suo 5° gol consecutiv­o in Champions, un filotto riuscito in bianconero solo a un certo Alessandro Del Piero.

Con più fiducia addosso, la Juve scioglie la gamba. Crescono tutti: da Dybala che a volte sembra ancora tenero ma è un portatore sano di qualità, a Hernanes regista timido. Evra, che crea superiorit­à sulla fascia sinistra e Cuadrado che crea scompiglio su quella destra sono le frecce nere di Allegri, necessarie per tenere alto il ritmo e non impantanar­si nella palude spagnola. Il secondo gol però non arriva, Dybala corre molto e non riesce a incidere davanti a Sergio Rico. La paura di cadere in una routine negativa è ancora lì, a pelo dell’acqua. Per questo il primo gol europeo di Zaza (decisivo Dybala) è un tuffo liberatori­o. La gita oltre confine continua: portare qualche souvenir a mamma serie A sarebbe un bel pensiero.

Zaza Volevo sfruttare la prima occasione I punti persi in campionato li possiamo recuperare

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 ??  ?? Rompighiac­cio Alvaro Morata segna di testa il gol dell’1-0 bianconero. Al raddoppio provvederà nel secondo tempo Zaza. In Champions la Juventus viaggia a punteggio pieno (Ansa)
Rompighiac­cio Alvaro Morata segna di testa il gol dell’1-0 bianconero. Al raddoppio provvederà nel secondo tempo Zaza. In Champions la Juventus viaggia a punteggio pieno (Ansa)
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