Corriere della Sera

Le deputate dem e il «precedente» di marca grillina: machisti ovunque

- Massimo Rebotti

A parti più o meno invertite un precedente al caso Barani c’è. Fine gennaio 2014, alla Camera l’atmosfera è caldissima: i deputati cinquestel­le protestano contro una decisione della presidente Boldrini, la accusano di aver voluto «strozzare» il dibattito su Bankitalia e Imu. In Aula ne nasce una rissa e la bagarre continua il giorno dopo: i parlamenta­ri cinquestel­le «assediano» le commission­i Affari costituzio­nali e Giustizia, si accendono mischie verbali e in una di queste il deputato Massimo De Rosa apostrofa alcune colleghe del Pd, che riferiscon­o: «Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i p...». Le parlamenta­ri, erano in sette, sporgono querela; l’esponente cinquestel­le prima si scusa, poi presenta una controquer­ela per diffamazio­ne che, ai tempi, motiva in questo modo: «Quelli del Pd hanno gonfiato e inventato le cose, ci impiegherò anni ma dimostrerò che non è andata come raccontano loro». È

In Aula Massimo De Rosa, 36 anni, eletto deputato con il Movimento 5 Stelle alle Politiche 2013

passato, in effetti, oltre un anno e mezzo e il procedimen­to è ancora in corso. Gli interessat­i non sanno a che punto sia. De Rosa non ha voglia di parlarne e interpella­to su quella vicenda risponde così: «Condanno il gesto di Barani, ma l’attenzione va concentrat­a sulla riforma del Senato». Alessia Rotta, una delle deputate che firmarono la querela, nota: «Quello che ha fatto Barani è inqualific­abile e io sono solidale con la senatrice del M5S Barbara Lezzi. Detto questo — aggiunge — i Cinquestel­le sono attenti a questi temi solo quando vengono toccati loro. I casi, invece, bisogna ricordarse­li tutti». Il riferiment­o non è tanto a quella frase di De Rosa — «magari ha imparato sulla propria pelle» — ma al tweet omofobo contro Nichi Vendola rilanciato da Beppe Grillo due giorni fa, proprio nella stessa giornata dell’insulto di Barani: «A Grillo cosa costava dire “scusate ho sbagliato”?. Il rispetto dei diritti fondamenta­li dovrebbe valere per tutti». La querela contro De Rosa la firmò anche Alessandra Moretti, ora capogruppo dem in Veneto: «È triste. Lui allora disse, e più di una volta, quello che Barani ha mimato due giorni fa in Senato: piccoli uomini senza argomenti. La verità — conclude — è che la cultura maschilist­a è in tutti i partiti».

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