Andavano a pregare al Muro del Pianto, uccisi due israeliani Accoltellati da un palestinese, poi colpito dalla polizia. Feriti un bimbo di 2 anni, la madre e alcuni passanti
parte della stessa famiglia ultraortodossa: due uomini sono morti in ospedale per le ferite, la donna è in grave condizioni, anche il bambino di due anni è ricoverato, forse colpito da uno dei proiettili.
Nelle stesse ore la polizia ha annunciato di aver fermato gli uomini sospettati dell’agguato di giovedì notte, quando l’auto di un’altra famiglia è stata centrata da una raffica, i genitori sono morti davanti ai quattro figli. L’attacco è avvenuto nella zona di Duma, tra colonie ebraiche — dove vivevano le vittime — e villaggi palestinesi, la stessa area dove alla fine di luglio un bambino arabo di due anni, il padre e la madre erano morti bruciati dopo che una molotov era stata lanciata dentro la casa. Gli investigatori sospettano della strage i gruppi di coloni radicali.
Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, è a New York per l’assemblea generale delle Nazioni Unite e ha convocato una riunione d’emergenza. Sa di essere stato eletto presentandosi come Mr Sicurezza ma gli scontri che, a Gerusalemme e in Cisgiordania vanno avanti da mesi, in queste settimane si sono intensificati. I palestinesi sono convinti che il governo israeliano — lo ha ripetuto anche il presidente Abu Mazen dal palco dell’Onu — voglia cambiare le norme che regolano l’accesso alla Spianata delle Moschee: il terzo luogo più sacro per i musulmani sunniti è venerato anche dagli ebrei, i gruppi religiosi estremisti chiedono di poter pregare lì dove sorgeva il Secondo tempio.
Gli attacchi non sembrano più solo opera di «lupi solitari», come l’attentatore di ieri sera, un ragazzo di 19 anni. L’operazione in Cisgiordania di giovedì notte è stata organizzata, sarebbe stata arrestata una cellula. Pianificati o gesti di singoli, gli attentati sono stati subito esaltati da Hamas e dalla Jihad Islamica.
La destra ultranazionalista nella coalizione di governo israeliana chiede a Netanyahu di «colpire duramente i terroristi».
Ayelet Shaked, ministra della Giustizia per il partito che rappresenta i coloni, invoca l’annessione dell’Area C in Cisgiordania, i territori dove Israele ha mantenuto un controllo quasi totale.
Gli ultra nazionalisti chiedono al premier Netanyahu di «colpire duramente i terroristi»
@dafrattini