Sousa cavalca l’idea di una partenza record «Sognare non fa male»
L’Atalanta ha vinto le ultime due partite e Reja è esperto Ma faremo di tutto per vincere
Trentamila anime appassionate stasera allo stadio con Andrea, e forse Diego Della Valle, per cullare un sogno e andare a caccia di un record: mai la Fiorentina, nella sua lunga storia, ha messo insieme 18 punti nelle prime sette giornate di campionato, non c’è riuscita neppure quella formidabile del professor Bernardini, con Julinho e Montuori (considerando tre punti a vittoria), che nel ’55-’56 vinse il primo scudetto. La settima nel ’98 fu fatale al Trap, il tecnico dell’ultima Viola capolista, sconfitto a Parma sul più bello.
Paulo Sousa, che accetta volentieri il paragone con Giuan, tocca ferro e scalda il cuore della gente: «Sognare non fa male», dice cavalcando l’entusiasmo contagioso. Ma al tempo stesso Paulo non nasconde le insidie della sfida di oggi: «Perché Edy Reja è un allenatore molto esperto, l’Atalanta ha perso soltanto nel recupero dell’esordio contro l’Inter e ha vinto le ultime due». Inoltre, insieme alla stessa Fiorentina, i nerazzurri hanno una difesa molto solida, rinsaldata da due acquisti di spessore: il brasiliano Toloi e l’italo-argentino Paletta.
Ma il vero ostacolo, dopo aver rifilato 4 gol all’Inter nella migliore partita della stagione e altri 4 al Belenenses nel giovedì europeo, sarà non farsi prendere dall’ansia del primato perché l’aria lassù è rarefatta e può giocarti brutti scherzi. Un problema nuovo e bellissimo. La Fiorentina dovrà domare l’Atalanta e le vertigini da alta quota. Piedi per terra per non perdere la concentrazione, commettere ingenuità, regalare punti.
Sousa predica umiltà nel fortino del centro sportivo dove prepara le sue battaglie senza provare né annunciare la formazione per tenere tutti gli interpreti sulla corda sino all’ultimo. Più che la paura di volare, a spaventare l’allenatore portoghese è la mancanza di tempo. I viola sono rientrati venerdì sera da Lisbona e 48 ore dopo, stasera al Franchi, saranno in campo contro i bergamaschi.
Tornano Gonzalo Rodriguez al centro della difesa, Badelj e Borja Valero nel cuore del centrocampo, Ilicic (probabilmente a fianco di Bernardeschi) dietro Kalinic, l’uomo del momento, una tripletta all’Inter, quattro gol nelle ultime due partite. Sousa è inquieto: «Non è facile in così poco tempo spostare l’attenzione su una nuova partita. Per me l’apprendimento avviene attraverso la sperimentazione». E stavolta il tempo per sperimentare è stato davvero poco. «Però noi faremo di tutto per vincere», dice il tecnico portoghese per cavalcare l’onda e rassicurare le anime che sognano, fanno tabelle e sotto sotto sperano in una stagione formidabile.
Firenze è così, passionale e umorale: d’estate soffriva e borbottava per il mercato, ora è pronta ad abbracciare la rinascita. Tenersi forte sull’ottovolante viola. Qui non ci si annoia mai. Per davvero.