Corriere della Sera

La Juve vuol tornare Juve non soltanto in Europa «Si riparte dal Bologna»

Allegri: «Serve continuità, in campo gli 11 di mercoledì»

- Filippo Bonsignore

Alla ricerca dell’elisir della continuità. Che per la Juventus e Massimilia­no Allegri diventereb­be anche l’elisir di lunga vita. I bianconeri vogliono (devono) trasferire le certezze della Champions League anche in campionato dove è necessario dare un segno di vita dopo un inizio da dimenticar­e con 5 punti (e tre sconfitte, non accadeva dal 1987-88) in sei partite. «Credo poco alle svolte, credo invece alla continuità delle prestazion­i e di conseguenz­a dei risultati — afferma il tecnico —. C’è da dire poco ai ragazzi sull’importanza della partita e sulle motivazion­i, la classifica dice la posizione in cui siamo e i risultati fatti. La Champions è totalmente diversa dal campionato. E se vogliamo iniziare a recuperare in campionato, con il Bologna abbiamo l’occasione migliore per fare punti». Il momento è ora, dunque. Max aggiunge: «Serve una prestazion­e convincent­e, perché attraverso questo si arriva al risultato. Ho chiesto ai ragazzi una bella vittoria per passare una bella sosta: dobbiamo giocare come se fosse la partita più importante dell’anno, perché in casa non abbiamo ancora vinto e perché fino al fischio dell’arbitro può succedere di tutto, come si è visto con il Frosinone».

La caccia ai tre punti parte dalle certezze: «Giocherann­o gli stessi undici di mercoledì». Per la prima volta in stagione, Allegri schiererà così la stessa formazione per due gare di seguito. Morata e Dybala avranno un’altra chance di crescere insieme, con Zaza pronto a confermare il buon momento: 2 reti in 184 minuti per l’ex Sassuolo. «Per il rapporto minuti euro di iscrizione supplement­are pur di far correre oggi il suo derbywinne­r inglese Golden Horn contro la campioness­a francese Treve, già a segno qui nel 2013 e 2014. E nemmeno si comprender­ebbe perché la contromoss­a degli emiri del Qatar — che due anni fa rilevarono Treve (foto) per 8 milioni di euro dall’allenatric­e francese e iniziale proprietar­ia Christiane Head — sia stata spendere a loro volta 120 mila euro per iscrivere all’ultimo momento anche Shahah, una Tackle vincente Sami Khedira, 28 anni, anticipa Grzegorz Krychowiak del Siviglia. Il rientro del tedesco sembra aver rivitalizz­ato la Juventus (Reuters)

giocati-gol, anche Simone meriterebb­e di giocare ma io devo fare delle scelte». Nonostante le assenze, iniziano a delinearsi le gerarchie e un’identità di squadra. Anche a centrocamp­o dove Hernanes sarà ancora il regista in attesa di Marchisio, pronto dopo la sosta, e Khedira sarà alla seconda gara consecutiv­a dopo due mesi di stop. Sturaro e Pereyra resteranno ai box: salgono così a 12 gli infortuni muscolari. Allegri auspica: «Credo sarà l’ultima partita con tanti infortunat­i, dopo la sosta credo, e spero, di avere tutti a disposizio­ne». Non Lichtstein­er, in convalesce­nza dopo l’operazione al cuore («in 30 giorni si ha la guarigione, poi andranno rifatti gli esami» ha spiegato il prof. Gaita, che ha operato il calciatore); forse Caceres, in castigo dopo l’incidente stradale di lunedì. «Quanto starà dietro la lavagna? Dipende da lui, credo abbia capito. Martin in campo è uno dei più affidabili ma c’è anche un fuori dal campo dove ci sono momenti in cui si possono fare certe cose e momenti in cui non si possono fare». Come questo, dove «in testa al campionato ci sono le squadre che hanno dato segni di solidità, come l’Inter, e segni di brillantez­za e di bel gioco, come la Fiorentina». Per raggiunger­le, alla Juve servono certezze e continuità.

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