La Juve vuol tornare Juve non soltanto in Europa «Si riparte dal Bologna»
Allegri: «Serve continuità, in campo gli 11 di mercoledì»
Alla ricerca dell’elisir della continuità. Che per la Juventus e Massimiliano Allegri diventerebbe anche l’elisir di lunga vita. I bianconeri vogliono (devono) trasferire le certezze della Champions League anche in campionato dove è necessario dare un segno di vita dopo un inizio da dimenticare con 5 punti (e tre sconfitte, non accadeva dal 1987-88) in sei partite. «Credo poco alle svolte, credo invece alla continuità delle prestazioni e di conseguenza dei risultati — afferma il tecnico —. C’è da dire poco ai ragazzi sull’importanza della partita e sulle motivazioni, la classifica dice la posizione in cui siamo e i risultati fatti. La Champions è totalmente diversa dal campionato. E se vogliamo iniziare a recuperare in campionato, con il Bologna abbiamo l’occasione migliore per fare punti». Il momento è ora, dunque. Max aggiunge: «Serve una prestazione convincente, perché attraverso questo si arriva al risultato. Ho chiesto ai ragazzi una bella vittoria per passare una bella sosta: dobbiamo giocare come se fosse la partita più importante dell’anno, perché in casa non abbiamo ancora vinto e perché fino al fischio dell’arbitro può succedere di tutto, come si è visto con il Frosinone».
La caccia ai tre punti parte dalle certezze: «Giocheranno gli stessi undici di mercoledì». Per la prima volta in stagione, Allegri schiererà così la stessa formazione per due gare di seguito. Morata e Dybala avranno un’altra chance di crescere insieme, con Zaza pronto a confermare il buon momento: 2 reti in 184 minuti per l’ex Sassuolo. «Per il rapporto minuti euro di iscrizione supplementare pur di far correre oggi il suo derbywinner inglese Golden Horn contro la campionessa francese Treve, già a segno qui nel 2013 e 2014. E nemmeno si comprenderebbe perché la contromossa degli emiri del Qatar — che due anni fa rilevarono Treve (foto) per 8 milioni di euro dall’allenatrice francese e iniziale proprietaria Christiane Head — sia stata spendere a loro volta 120 mila euro per iscrivere all’ultimo momento anche Shahah, una Tackle vincente Sami Khedira, 28 anni, anticipa Grzegorz Krychowiak del Siviglia. Il rientro del tedesco sembra aver rivitalizzato la Juventus (Reuters)
giocati-gol, anche Simone meriterebbe di giocare ma io devo fare delle scelte». Nonostante le assenze, iniziano a delinearsi le gerarchie e un’identità di squadra. Anche a centrocampo dove Hernanes sarà ancora il regista in attesa di Marchisio, pronto dopo la sosta, e Khedira sarà alla seconda gara consecutiva dopo due mesi di stop. Sturaro e Pereyra resteranno ai box: salgono così a 12 gli infortuni muscolari. Allegri auspica: «Credo sarà l’ultima partita con tanti infortunati, dopo la sosta credo, e spero, di avere tutti a disposizione». Non Lichtsteiner, in convalescenza dopo l’operazione al cuore («in 30 giorni si ha la guarigione, poi andranno rifatti gli esami» ha spiegato il prof. Gaita, che ha operato il calciatore); forse Caceres, in castigo dopo l’incidente stradale di lunedì. «Quanto starà dietro la lavagna? Dipende da lui, credo abbia capito. Martin in campo è uno dei più affidabili ma c’è anche un fuori dal campo dove ci sono momenti in cui si possono fare certe cose e momenti in cui non si possono fare». Come questo, dove «in testa al campionato ci sono le squadre che hanno dato segni di solidità, come l’Inter, e segni di brillantezza e di bel gioco, come la Fiorentina». Per raggiungerle, alla Juve servono certezze e continuità.