ANZIANI ALLETTATI SENZA CHE SIA NECESSARIO E FORSE SEDATI, A CHI SI DEVE SEGNALARLO?
Quando vado a far visita a un amico molto più anziano di me , ormai da qualche tempo ricoverato in una Residenza sanitaria assistita , noto, purtroppo, che le cose non vanno affatto come dovrebbero.
Il personale è insufficiente, anzi sempre meno, e non ha tempo né modo né per aiutare gli ammalati a mangiare, né per portarli in bagno (con il bel risultato che persone che ancora potrebbero «cavarsela», come il mio amico, si ritrovano allettate e umiliate dal ricorso al pannolone).
Per di più, e questo mi pare ancora più grave, dando un’occhiata casuale nelle varie stanze, ho notato che alcuni ricoverati sono praticamente sempre addormentati, mi viene quindi il dubbio che vengano sedati perché non “disturbino”gli altri ospiti e il personale.
A chi posso segnalare questo stato di cose? Al direttore sanitario della RSA? Alla Asl? Al Comune?
La carenza di personale è sicuramente un problema che affligge tutte le strutture sanitarie, a causa del blocco del turn-over. Tuttavia ciò non deve incidere sulla qualità dell’assistenza: l’essere sedati o essere allettati con pannolone, soprattutto se si tratta di persone autosufficienti, è una procedura non ammissibile in una struttura deputata alla riabilitazione, in cui il mantenimento dell’autonomia è un bene primario da non perdere. D’altra parte, sebbene il personale non abbia il compito di alimentare il paziente, la struttura deve tener presente ,e far fronte, all’eventuale indisponibilità dei familiari a farlo. Pertanto le consigliamo di inviare una segnalazione/reclamo alla Direzione sanitaria della struttura, e, per conoscenza, alla Asl di riferimento, al Comune e alla Regione, perché attuino le dovute verifiche. Le diamo alcuni consigli per poter fare una segnalazione: usi i moduli prestampati, qualora siano disponibili all’Ufficio Relazioni con il pubblico (Urp) della struttura; mantenga toni sobri e descriva i fatti in modo oggettivo; chieda che sia fatta luce sul comportamento “inadeguato” del personale e di essere messo al corrente degli esiti; al termine della lettera, chieda una formale risposta ai sensi della legge 241/90 (legge sulla trasparenza degli atti amministrativi).
La segnalazione può essere spedita con accomandata A/R o depositata a mano presso l’Ufficio del protocollo, previo rilascio del numero di protocollo: ogni amministrazione pubblica, e quindi anche una Asl o un ospedale, ha un Ufficio del protocollo. In questo modo viene ufficializzata la ricezione e da quel momento decorrono i 30 giorni per la risposta . Se vuole ci mandi in copia per conoscenza la lettera, all’indirizzo email pit. salute@cittadinanzattiva.it