Su La7 il palinsesto «intelligente» vince la gara degli ascolti
Con un buon palinsesto la tv generalista vince (ancora) la sua sfida. Venerdì sera il «terzo polo» di La7 dà prova di saper costruire un appuntamento molto solido e, con la crisi del talk ormai conclamata, finisce col mettere assieme la sua migliore serata settimanale. Certo, al centro del venerdì c’è Maurizio Crozza col suo «Paese delle meraviglie» e i suoi nuovi personaggi. Ma, attorno a Crozza, funziona bene il «traino» che va dal Tg di Enrico Mentana, passa attraverso «8e ½» di Lilli Gruber e finisce di nuovo con l’approfondimento di Mentana a «Bersaglio Mobile», a conferma che il palinsesto è «il tutto che vale più della somma delle parti».
Il «Paese delle meraviglie» è ormai un appuntamento mainstream della Tv generalista, e apre un gradino sopra la chiusura della scorsa stagione, segnando già un record: 2.034.000 spettatori, 7,6% di share (contro il 7,3% della media dello scorso anno). A seguire Crozza c’è un pubblico composito, fatto di cinquantenni (miglior share, 10,3%), ma anche di trenta-quarantenni (5,8%) e venti-trentenni (7%).
Il profilo è quello di un pubblico che segue assiduamente l’informazione (laureati al 17,3%) ma che desidera una serata di satira sui temi che ha seguito in settimana (Ignazio Marino vs. Papa Francesco, per esempio). Attorno a Crozza crescono anche gli altri appuntamenti, e La7 totalizza il suo miglior share: 6,7%, terza rete nazionale nonostante gli appuntamenti «forti» su tutte le altre reti (non a caso, il venerdì la generalista riguadagna un paio di punti sulle «altre reti»).
La Gruber cresce rispetto alla media (5,4% rispetto al 4,9%), mentre Enrico Mentana (3,7%) confeziona un programma notturno più di approfondimento che di chiacchiere. Per fare buona tv non basta fare buoni programmi: bisogna anche saperli combinare in modo intelligente. (a.g).