«Volkswagen non ha scosso la reputazione della Germania»
È un «evento drammatico» ma non avrà un impatto sul made in Germany. Lo scandalo Volkswagen delle emissioni truccate continua ad avere strascichi, e a difendere la manifattura tedesca è la cancelliera Angela Merkel: «Credo che la reputazione dell’economia tedesca, la fiducia nell’economia tedesca, non sia stata così scossa», ha detto durante un’intervista a una radio, augurandosi che la casa automobilistica faccia «chiarezza al più presto». La pressione di Berlino sul gruppo è forte. La commissione nominata dal ministero dei Trasporti e dall’Autorità federale tedesca per i trasporti ha invitato Volkswagen a sottoporre entro mercoledì un piano vincolante per riportare le auto coinvolte entro i limiti di emissioni. Nello stesso giorno si terrà una nuova riunione straordinaria del Consiglio di sorveglianza, che nominerà il nuovo presidente Hans Dieter Pötsch, attualmente direttore finanze. Il Consiglio dovrebbe anche esaminare i risultati dell’inchiesta interna sul «Dieselgate», che ha già portato alla sospensione di 10 dirigenti oltre che alle dimissioni dell’amministratore delegato Martin Winterkorn. Pötsch ha detto apertamente che lo scandalo è «una minaccia» per il futuro del gruppo. La strategia del nuovo ceo Matthias Müller per la campagna in occasione dei 25 anni della riunificazione tedesca è di puntare sull’ammissione di colpa per riconquistare la fiducia persa.