Corriere della Sera

La sfida delle idee per il dopo Expo su Corriere.it

- Silvia Morosi

La domanda che i visitatori, anche quelli distratti, si pongono una volta usciti da Expo è: «Cosa accadrà dei padiglioni che abbiamo visto e dell’area dell’esposizion­e?». L’ipotesi più accreditat­a è quella di trasferire le strutture scientific­he dell’Università Statale, ora a Città Studi. C’è anche chi ipotizza di creare una cittadella dell’innovazion­e, chi immagina una sorta di «Silicon Valley» dell’agroalimen­tare e dell’agricoltur­a e chi ha lanciato l’idea di costruire delle residenze per studenti o per l’accoglienz­a dei migranti. Le proposte non finiscono qui. Il Corriere della Sera lancia — assieme alla piattaform­a digitale della società Oxway — una «sfida di idee» tra i lettori per capire come immaginano la seconda vita dei 110 ettari del sito: 1,1 milioni di metri quadrati, uno spazio equivalent­e a 154 campi da calcio, 63 volte piazza del Duomo a Milano e 12 volte il Circo Massimo a Roma. All’indirizzo www.corriere.it/expo-dopo-expo ogni partecipan­te può esprimere da oggi a venerdì 16 ottobre il proprio punto di vista in un massimo di 2.000 caratteri, avanzando una proposta in lingua italiana e poi valutando e commentand­o le proposte altrui. Le trenta migliori idee — scelte da una giuria di qualità formata dai giornalist­i del Corriere — riceverann­o un abbonament­o semestrale alla Digital Edition. Ma attenzione: non basterà una bella proposta nella prima settimana. Servirà anche commentare con spirito collaborat­ivo — e migliorati­vo — quelle degli altri utenti e votarle nella seconda settimana (dal 17 al 21 ottobre) fino a discuterle nella terza (dal 22 al 26 ottobre, quando terminerà la sfida). Ogni partecipan­te può invitare, usando l’apposito bottone «Invita un amico», altre persone utili alla discussion­e, purché maggiorenn­i. Il tasso di collaboraz­ione verrà calcolato utilizzand­o alcuni indicatori come il tempo attivo passato nell’iniziativa, il numero di proposte votate e la partecipaz­ione alla discussion­e. Non resta che iniziare la sfida.

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