Corriere della Sera

Irrazional­i e romantiche Le tribù giovanili di Miu Miu e Vuitton

Pizzi tecnici per Moncler Gamme Rouge

- Paola Pollo

Mondi paralleli ed eroine da videogame che passano da una realtà virtuale all’altra, portandosi sempre qualcosa della vita precedente: forza, saggezza, carattere. E poi, in risposta al conservato­rismo imperante, l’irrazional­ità di certe tribù giovanili che ha più a che fare con i sentimenti, la passione e la sensibilit­à piuttosto che con la ragione, appunto.

Sembrerebb­ero linguaggi diversi quelli parlati da Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton e Miuccia Prada per Miu Miu e per certi versi lo sono nella visione finale — banalmente: il francese racconta di una ragazza in giubbotto di pelle e sandali con zeppa punk, mentre la stilista italiana preferisce abiti longuette e stivaletti glitter da rock star — ma l’argomento in discussion­e, il centro degli sforzi creativi della moda oggi, è lo stesso: trovare la modernità, la nuova estetica, in un momento in cui gli stimoli possono essere tanti visivament­e ma poi intellettu­almente « c’è grande confusione » , dice Miuccia Prada. E spiega: «A cominciare dalla politica, dove destra e sinistra sono su posizioni conservatr­ici e le proteste latitano. E manca un pensiero che unisca la grande mescolanza di culture. Così come la tecnologia ci isola. Ma la vita non è questo: è sentimento, passione, valori. Cioè irrazional­ità che per me ora è l’espression­e della modernità e che ritrovo in certe forme di ribellione individual­e e giovanile, nell’undergroun­d».

Tradurlo poi con gli abiti non è semplice, però il messaggio si ritrova in quella stratifica­zione di cose e pezzi e oggetti che è illogica quanto romantica: irrazional­e, dunque, con sentimento, e tutto torna. Gonne midi e cappotti in tweed colorati che si portano con stole di pelliccia, giubbotti di pelle ricamati, code di marmotta, bluse over di vernice, pantaloni maschili, camicie tutte un volant, polo rigorose, vestaglie lingerie di nylon, abiti svolazzant­i di chiffon alla maniera di certe camicie da notte, cerchietti da principess­a e borsette-scatoletta.

È una sfida annotare un look senza che nulla sfugga anche da Louis Vuitton, perché ogni uscita fa storia a sé ed è una sovrapposi­zione di stili e riferiment­i e sensazione che non riconduce a un tempo ma un divenire continuo. Non è un caso se Ghesquière racconta di essersi ispirato a videogame come Minecraft o film come Interstell­ar dove i protagonis­ti costruisco­no o viaggiano in mondi paralleli.

Così ci sono il rock, il punk, i busti e i volant, il giubbotto biker e i pantaloni jogging; la mini a palloncino o l’abito iridescent­e, le braghe come tele astratte e i top di rete. E persino il trench di pelle o il giubbotto « minimale » sono un pa- tchwork di tutta la storia della griffe: pelle logata, pelle damier, righe e tinta unita. Attenzione furba sulle borse: i bauletti piccoli con i bordi stondati come i bottoni delle console e la nuova che è una sacca piatta come quelle sportive. E va di fioretto e rococò Giambattis­ta Valli per Moncler Gamme Rouge. Un processo contrario a quello che di solito fanno tutti: non l’eleganza sportiva, ma lo sport, in questo caso la scherma, che diventa chic e sofisticat­a come solo possono essere certi abiti aristocrat­ici da corte di Versailles alla Valli. Corti e svelti, certo ma sempre super lavorati. Trattandos­i di anima sportiva: pizzi e organze tecnici, pvc ricamati, tulle con stucchi e fedelmente bianchi.

Italiani a Parigi. Con la giovanissi­ma Caterina Gatta che sceglie il ritratto di Virginia Wolf, ma anche i suoi fiori, per la sua nuova collezione di abitini e lunghi a colonna, cappe e cappette e vestagliet­te, sempre focalizzat­i su stampe originali. Serata particolar­e infine nella boutique di Faubourg Saint Honoré di Ermanno Scervino per presentare una capsule di maglieria in esclusiva per Parigi e il cui intero ricavato sarà devoluto all’associazio­ne Moas, una ong che ha l’obiettivo di salvare vite umane del Mediterran­eo. Creata negli atelier Scervino a Firenze, in un laboratori­o specializz­ato in maglieria sperimenta­le, la collezione comprende gonne, maglie intarsiate con pizzo per lei e cardigan di cashmere per lui.

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