Irrazionali e romantiche Le tribù giovanili di Miu Miu e Vuitton
Pizzi tecnici per Moncler Gamme Rouge
Mondi paralleli ed eroine da videogame che passano da una realtà virtuale all’altra, portandosi sempre qualcosa della vita precedente: forza, saggezza, carattere. E poi, in risposta al conservatorismo imperante, l’irrazionalità di certe tribù giovanili che ha più a che fare con i sentimenti, la passione e la sensibilità piuttosto che con la ragione, appunto.
Sembrerebbero linguaggi diversi quelli parlati da Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton e Miuccia Prada per Miu Miu e per certi versi lo sono nella visione finale — banalmente: il francese racconta di una ragazza in giubbotto di pelle e sandali con zeppa punk, mentre la stilista italiana preferisce abiti longuette e stivaletti glitter da rock star — ma l’argomento in discussione, il centro degli sforzi creativi della moda oggi, è lo stesso: trovare la modernità, la nuova estetica, in un momento in cui gli stimoli possono essere tanti visivamente ma poi intellettualmente « c’è grande confusione » , dice Miuccia Prada. E spiega: «A cominciare dalla politica, dove destra e sinistra sono su posizioni conservatrici e le proteste latitano. E manca un pensiero che unisca la grande mescolanza di culture. Così come la tecnologia ci isola. Ma la vita non è questo: è sentimento, passione, valori. Cioè irrazionalità che per me ora è l’espressione della modernità e che ritrovo in certe forme di ribellione individuale e giovanile, nell’underground».
Tradurlo poi con gli abiti non è semplice, però il messaggio si ritrova in quella stratificazione di cose e pezzi e oggetti che è illogica quanto romantica: irrazionale, dunque, con sentimento, e tutto torna. Gonne midi e cappotti in tweed colorati che si portano con stole di pelliccia, giubbotti di pelle ricamati, code di marmotta, bluse over di vernice, pantaloni maschili, camicie tutte un volant, polo rigorose, vestaglie lingerie di nylon, abiti svolazzanti di chiffon alla maniera di certe camicie da notte, cerchietti da principessa e borsette-scatoletta.
È una sfida annotare un look senza che nulla sfugga anche da Louis Vuitton, perché ogni uscita fa storia a sé ed è una sovrapposizione di stili e riferimenti e sensazione che non riconduce a un tempo ma un divenire continuo. Non è un caso se Ghesquière racconta di essersi ispirato a videogame come Minecraft o film come Interstellar dove i protagonisti costruiscono o viaggiano in mondi paralleli.
Così ci sono il rock, il punk, i busti e i volant, il giubbotto biker e i pantaloni jogging; la mini a palloncino o l’abito iridescente, le braghe come tele astratte e i top di rete. E persino il trench di pelle o il giubbotto « minimale » sono un pa- tchwork di tutta la storia della griffe: pelle logata, pelle damier, righe e tinta unita. Attenzione furba sulle borse: i bauletti piccoli con i bordi stondati come i bottoni delle console e la nuova che è una sacca piatta come quelle sportive. E va di fioretto e rococò Giambattista Valli per Moncler Gamme Rouge. Un processo contrario a quello che di solito fanno tutti: non l’eleganza sportiva, ma lo sport, in questo caso la scherma, che diventa chic e sofisticata come solo possono essere certi abiti aristocratici da corte di Versailles alla Valli. Corti e svelti, certo ma sempre super lavorati. Trattandosi di anima sportiva: pizzi e organze tecnici, pvc ricamati, tulle con stucchi e fedelmente bianchi.
Italiani a Parigi. Con la giovanissima Caterina Gatta che sceglie il ritratto di Virginia Wolf, ma anche i suoi fiori, per la sua nuova collezione di abitini e lunghi a colonna, cappe e cappette e vestagliette, sempre focalizzati su stampe originali. Serata particolare infine nella boutique di Faubourg Saint Honoré di Ermanno Scervino per presentare una capsule di maglieria in esclusiva per Parigi e il cui intero ricavato sarà devoluto all’associazione Moas, una ong che ha l’obiettivo di salvare vite umane del Mediterraneo. Creata negli atelier Scervino a Firenze, in un laboratorio specializzato in maglieria sperimentale, la collezione comprende gonne, maglie intarsiate con pizzo per lei e cardigan di cashmere per lui.