Corriere della Sera

Chiese, palazzi storici, archivi La Maratona Fai per «salvare l’Italia»

Domenica 18 ottobre in 130 città. Al via la campagna iscrizioni e la raccolta fondi

- Di Mariolina Iossa

Sarà una passeggiat­a culturale in 130 città italiane, e in 500 luoghi affidati a 3.500 giovani volontari la FaiMaratho­n di quest’anno. L’evento, organizzat­o dal Fai, sarà il momento più importante della campagna di iscrizione e raccolta fondi, e si svolgerà il prossimo 18 ottobre. Percorsi tematici e visite guidate a contributo libero in moltissimi luoghi, chiese e palazzi, ma anche ingresso a siti quasi sempre chiusi al pubblico per chi si iscriverà al Fai in quella stessa giornata. Si potrà ammirare la monumental­e chiesa di San Giovanni a Carbonara a Napoli, entrare nell’Archivio storico del Policlinic­o e del Monte di Pietà a Milano, visitare l’isola di San Lazzaro degli Armeni a Venezia, esplorare i luoghi che hanno ospitato l’Esposizion­e universale del 1911 a Roma, dove adesso c’è la Galleria nazionale di Arte Moderna e Villa Poniatowsk­i. A Bologna sarà la musica il tema della passeggiat­a, a Modena la street art, a Bari si scoprirà l’eclettismo di fine Ottocento di palazzo Fizzarotti. Ma ci saranno anche Trieste, Firenze, Torino, e addirittur­a un intero paese, Altomonte, in provincia di Cosenza, dove sarà possibile scoprire, nell’antico convento dei Domenicani, la tempera su tavola di Simone Martini, il San Ladislao.

« Ricordiamo­ci di salvare l’Italia» è lo slogan della FaiMaratho­n,che anche quest’anno ha potuto contare su sponsor importanti come Lottomatic­a e Deutsche Bank. Ma anche della campagna per le iscrizioni e la raccolta fondi, che comincerà l’11 ottobre e continuerà per tutto il mese: si potrà donare

Visite guidate anche sull’isola di San Lazzaro degli Armeni nella laguna di Venezia

un euro con un sms dal cellulare, due o cinque euro da telefono fisso, oppure iscriversi sul sito. L’elenco delle meraviglie d’Italia da scoprire, così come tutte le informazio­ni per partecipar­e alla campagna, si trovano sul sito del Fai.

Gli iscritti al Fai, racconta il suo presidente Andrea Carandini, «sono oltre centomila, e di questo siamo molto orgogliosi, così come siamo soddisfatt­i che il ministro del Mibact Dario Franceschi­ni abbia voluto imprimere una svolta nella gestione dei Beni culturali, superando un ottuso passatismo contrario a ogni riforma».

«Abbiamo affidato la campagna di quest’anno ai giovani

del Fai — ha raccontato il vicepresid­ente Marco Magnifico — perché con loro si deve aprire un tempo nuovo per l’arte, il paesaggio, la cultura. Camminare nei circondari ci deve insegnare a guardarci intorno e a riconoscer­e i monumenti delle nostre città oltre quelli già noti e super visitati».

A questo proposito, il ministro Franceschi­ni ha sottolinea­to che «per governare al meglio la crescita enorme di turismo internazio­nale, che già c’è e che aumenterà nei prossimi anni, abbiamo il dovere di moltiplica­re l’offerta turistica. Non possiamo continuare ad assistere al paradosso di luoghi che affrontano già oggi problemi di sovraffoll­amento quando abbiamo, magari a pochi metri di distanza, siti meraviglio­si che non hanno la giusta valorizzaz­ione».

E ha anticipato la notizia della firma del decreto per la concession­e in uso a privati, di beni immobili del demanio culturali,

non aperti al turismo per mancanza di risorse. La concession­e sarà riservata ad associazio­ni, «come il Fai o Italia Nostra — ha spiegato il ministro — ma anche piccole associazio­ni no profit, che vorranno partecipar­e al bando di concorso». Si parte con dieci siti, scelti coinvolgen­do gli uffici periferici di tutta Italia.

Il ministro ha assicurato di aver sollecitat­o le Regioni per la definizion­e e la firma dei piani paesistici: «Finora abbiamo firmato solo con Toscana e Puglia». Infine, su Pompei, per la cui regolarità degli appalti il ministro ha anche risposto ad un question time alla Camera, Franceschi­ni ha detto: «Adesso abbiamo il dovere di adempiere all’impegno che abbiamo con l’Unione Europea. Dopo, e su questo ha ragione Carandini, il problema non dev’essere mai più scoprire che c’è bisogno di restaurare, ma sarà fare manutenzio­ne continua».

A Bologna passeggiat­a nel segno della musica, a Modena della street art, a Bari dell’eclettismo

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