Lagarde: la ripresa può tornare forte E apre alla riconferma
«Ho fatto del mio meglio, sono pronta, aperta alla possibilità di un nuovo mandato». Christine Lagarde si sbilancia e a Lima avanza, sia pure in modo all’apparenza casuale, la sua candidatura per una riconferma al vertice dell’organizzazione internazionale. «Non decido io, ma i membri del Fmi» aggiunge per stemperare il suo messaggio. Ma si sa che non ci saranno opposizioni se l’ex ministro delle Finanze francese decidesse di restare a Washington. Intanto a Lima, dove sono in corso i lavori dell’assemblea del Fmi e dove ha avviato la il dibattito il G20 finanziario, Lagarde ha sintetizzato il messaggio lanciato dagli economisti del Fondo con le loro analisi sul futuro dell’economia mondiale. L’Fmi prevede un rallentamento del tasso di sviluppo globale sulla scia del cambio di passo della Cina e di altri Paesi emergenti sotto la pressione del calo dei prezzi delle materie prime.
«Noi, però, non vogliamo dipingere un quadro cupo ma mettere l’accento sul fatto che ci si può spostare da una ripresa incerta e modesta a una ripresa più forte» ha detto sollecitando il rafforzamento della cooperazione internazionale e chiedendo ai Paesi membri di raggiungere un «giusto equilibrio tra sostegno alla domanda, gestione dei rischi per la stabilità finanziaria e attuazione urgente delle riforme strutturali necessarie per aumentare il potenziale di crescita». Le politiche devono affiancare le azioni delle banche centrali, ha detto Lagarde ribadendo che «per quel che riguarda l’area dell’euro le debolezze dell’economia e una bassa inflazione giustificano la continuazione di una politica monetaria accomodante» della Banca centrale europea, che sta «funzionando». Quanto alle attesissime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse, sulla cui incertezza si agitano i mercati e si articolano gli interrogativi sul futuro delle economia dei Paesi emergenti, Lagarde è tornata a esortare prudenza. Prudenza confermata ieri dalla Fed che ha reso noti i motivi del rinvio del rialzo dei tassi.