L’Est diventa più vicino
Meteo favorevole e prezzi bassi: è il periodo migliore per l’Oriente. Ecco alcuni trucchi per non sprecare tempo e riuscire ad andare in India o a Shanghai (e vederle) anche solo per pochi giorni
Week end lungo Il consiglio-chiave? Imitate i frequent flyer: puntate sempre su voli diretti e notturni
Igiorni di vacanza sono finiti e proprio ora inizia il periodo migliore per viaggiare a Oriente: i prezzi, prima dell’impennata natalizia, sono ancora bassi e il meteo è favorevole. Eppure esiste un modo per approfittare delle offerte che ci portano a Est. La formula magica si chiama «bleisure», ovvero la fusione di viaggio d’affari e vacanza, classico modo di viaggiare dei manager, che in pochi giorni macinano migliaia di miglia per lavoro e ne approfittano per dare uno sguardo alle città. Secondo i dati diffusi dalla Bit di Milano il 56% dei millennials usa abitualmente il viaggio leisure anche per lavoro e viceversa. Copiare lo stile di viaggio dei «frequent flyer» può tornare utile per afferrare le occasioni che ci portano Cina, Thailandia o Indonesia in pochi giorni. Quanti? È sufficiente un weekend lungo. Ecco come fare. Il viaggio intelligente e «ristretto» inizia in aereo. «Prediligere voli diretti, minimizzare le coincidenze, volare nelle ore notturne». L’agenzia di viaggi Skorpion Travel di Milano sfrutta tutte le combinazioni favorevoli per ridurre le ore di viaggio. Grazie ai voli diretti a Nuova Delhi si parte da Malpensa alle 20 del giovedì e si arriva alle 7.45 locali in India. «Appena sette ore e 15 di volo, e dopo la notte in aereo, si ha davanti un intero giorno». Un viaggio perfetto anche per i neofiti: Nuova Delhi è la base di partenza ideale per scoprire l’India fatta di strade affollate di tuk tuk e da gruppi indisturbati di vacche, animale sacro per gli induisti. L’India è non a caso il paese con il maggior numero di vegetariani al mondo, così il pranzo o la cena, diventano esplorazioni a base di ortaggi e spezie. I monumenti iconici sono a portata di mano: il Taj Mahal, è raggiungibile in una giornata d’auto. Anche Tokyo, in pochi giorni, non è più un tour de force. Il nostro autunno è una delle stagioni più affascinanti per scoprire il Giappone: il paesaggio è colorato dagli aceri, i momji, che tingono tutto di caldi rossi, arancioni, gialli. Si parte con Alitalia alle 14.55 del venerdì da Malpensa e si arriva alle 10.50 del giorno dopo, senza scali. Con una settimana a disposizione, fino al 20 Dicembre, H.I.S. Italia (www.giappone.hisitaly. propone un viaggio a Tokyo a una tariffa inferiore a una settimana bianca:il pacchetto Tokyo Plan prevede volo a/r e 6 pernottamenti a partire da 550 euro (tasse escluse). Su richiesta si può partecipare a visite guidate sul monte Fuji o a Nikko, patrimonio dell’Umanità.
Tra le mete senza scali c’è Shanghai, resa ancora più facile dai collegamenti giornalieri di Air China. Si parte alle 11.30 da Malpensa e si arriva nella città verticale, simbolo della nuova Cina, alle 5.50 del mattino: per farsi subito un’idea della velocità della città conviene salire sullo Shanghai World Financial Center, il «cavatappi». L’ascensore che conduce a quota 492 metri percorre 17 piani al secondo. Anche solo una passeggiata nel Bund, la vecchia via dei commerci, può regalare una vista impareggiabile, che diventa uno sfondo sulla terrazza Qi dell’hotel Mandarin o in uno dei leggendari locali, come il Bar Rouge (Bund 18). Il tour operator Chiariva propone una «full immersion» di 5 giorni che comprende, oltre al pernottamento, anche guide in italiano (812 euro a testa in doppia, voli esclusi, www.chiariva.it). Chi ha qualche giorno in più può regalarsi il pacchetto Boscolo «Pechino e Shangai Express»: 8 giorni da Pechino a Shanghai, con trasferimento tra le due città in un treno alta velocità (da 1080 € con volo).
L’est meno addomesticato, si incontra in Laos: per addentrarsi in quello che Tiziano Terzani definì «non un posto ma uno stato d’animo, uno dei posti più romantici e quieti dell’Asia», possono bastare pochi giorni. La compagnia Thai garantisce tempi brevi tra una coincidenza e l’altra (si vola via Bangkok). In Laos i ritmi scorrono lenti come il fiume Mekong: grazie alla religione buddista ovunque c’è silenzio e calma, un perfetto detox dalla vita frenetica. Nel paese più povero dell’In-
docina, coperto per due terzi da montagne, conviene iniziare il viaggio a Vientiane, la capitale: un’ottima guida è il milanese Mauro Proni, autore del libro «Laos, usi costumi e tradizioni», che dopo aver lasciato l’Italia è diventato un punto di riferimento per la comunità italiana. Luanprabang, capoluogo della omonima provincia, dal 1995 è tra i siti Unesco: ogni mattina all’alba si può partecipare al «Tak Bat», la questua dei monaci, in cui centinaia di monaci raccolgono i pasti cucinati per loro dai fedeli. La fuga esotica, anche se l’estate è appena trascorsa, non passa mai di moda. Invece di «pallidi» succedanei a tre ore di volo, si può puntare verso la Thailandia o l’Indonesia: Bali rimane una meta perfetta, grazie alle coincidenze record proposte da Emirates (scalo Dubai). Vale la pena puntare su Ubud (ombelico di Bali), non solo perché set di «Eat, pray and love», ma per i templi, le risaie e il pesce appena pescato da mangiare in spiaggia a Jimbaran. Serve qualche giorno in più per avventurarsi nell’isola di Flores, nel mare delle Andamane, considerata da Lonely Planet la prima meta dell’Indonesia, tra laghi colorati e crateri vulcanici. Spostandosi verso il parco marino di Komodo, si vive un’esperienza unica. Qui di notte si dorme nell’incantevole Komodo Resort
(www.komodoresort.com), premiato come Lonely Best in Travel 2015. Di giorno si va a caccia dei giganteschi varani dell’isola, gli ultimi draghi viventi, per una fuga dalla realtà in stile Jurassic Park.