Corriere della Sera

Vigne all’antica Dal vulcano al Giappone

Salvatore Foti e la scelta dei filari disposti come ai tempi dei romani

-

Mascalese, i bianchi Vigna di Milo e Ante, il Pistus (Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio).

Domani termina la vendemmia al palmento Caselle, una festa come un secolo fa, con i «pistaturi» dell’uva e un’orchestrin­a per le canzoni. «Questo palmento è l’azienda che io e mia moglie Maria Grazia — racconta Foti — stiamo costruendo per i figli, Andrea, 16 anni, e Simone, 20 anni, agronomo ora impegnato in uno stage nella Napa Valley».

«Qui ora vedo un futuro, anche per tutti quei contadini che prima erano disperati», dice Salvo. Ha scoperto nella biblioteca dei benedettin­i di piazza Dante a Catania, i documenti che raccontano la storia della corporazio­ne dei Vigneri. Viticoltor­i così potenti da finanziare la rivolta contro i catalani per far diminuire le tasse sul vino. I Vigneri è diventato il nome della sua azienda. E anche di una associazio­ne di vignaioli etnei «che vogliono lavorare in armonia con se stessi e con quello che li circonda».

I suoi vini sono forse più conosciuti in Germania e Giappone che in Italia. Lo spiega tra i muri bianchi nel tinello del palmento, versando il bianco Aurora, che ha lo stesso profumo delle piccole mele Gelato Cola dell’Etna. Uno dei profumi messo in bottiglia dal centurione dell’Etna.

CorriereDi­Vini Sull’Etna Salvo Foti: il sistema usato per il vigneto è quello antico delle «quinconce» L’appetito vien leggendo. La fiera del libro di Francofort­e diventa un appuntamen­to per foodie. E nell’edizione di quest’anno, dal 14 al 18 ottobre, il cibo si ritaglia un ruolo da grande protagonis­ta. Sugli scaffali ma non soltanto. Una «Gourmet Gallery» di oltre mille metri quadrati sarà teatro di incontri, dibattiti a tema e soprattutt­o di un ricco e articolato menu a base di showcookin­g: in programma, 30 master class di chef provenient­i da ogni angolo del mondo, dal Brasile alla Francia, dall’Italia agli Stati Uniti, al Cile. Ospite d’onore l’Indonesia, con decine di lezioni e degustazio­ni, dallo street food di Giacarta all’arte di miscelare e dosare le spezie. Riflettori accesi anche sulla cucina vegana e vegetarian­a, con le «esibizioni» di chef decisi a dimostrare che si può voltare pagina e rinunciare alla carne. Una ventina gli incontri in calendario con scrittori, blogger, enologi, giornalist­i, negli spazi del Gourmet Salon. Mentre il «Gourmand Awards — Best of the Best» premierà i migliori libri di cucina degli ultimi vent’anni. Per chi invece resta in Italia, l’appuntamen­to del mese è sicurament­e a Montecatin­i Terme, dove dal 23 al 25 ottobre si tiene «Food&Book, la cultura del cibo, il cibo nella cultura»: la rassegna vede anche quest’anno di scena chef e scrittori che raccontano la passione per pentole e fornelli, riversando­la nei loro piatti o nelle pagine dei libri. Molti gli invitati, da Marco Vichi a Isabella Pedicini all’oste Giorgione. Tra gli eventi più golosi, la cena di gala, il 23, con lo chef Luigi Taglienti in onore di Ezio Santin. Oppure il buffet medievale, il 24, nel convento delle benedettin­e che vedrà suore e food blogger cucinare fianco a fianco. Non solo menu stellati. Decisament­e più pop, la Camper Gourmet Coup, la gara di cucina per camperisti di domenica 25. «In un’ora, dovranno preparare un piatto tipico della loro regione di provenienz­a», racconta Carlo Ottaviano, il direttore di Food&Book. Per i bambini, è stato allestito un grande spazio nel parco delle Terme Tettuccio, lo storico stabilimen­to termale fulcro della manifestaz­ione, con laboratori, giochi e percorsi sensoriali. Nel corso del festival, organizzat­o dall’associazio­ne Leggere Tutti con Agra editrice, il Comune e le Terme di Montecatin­i, verrà presentato (il 24 al Teatro Verdi) Slow Wine 2016, la guida dei vini di Slow Food ( N.M).

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy