Corriere della Sera

Zucchi verso l’esclusiva ai francesi di Astrance

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( m. s. s.) Per Zucchi, potrebbe esserci una parata all’ultimo minuto. Il board della società di biancheria per la casa sarebbe orientato a trattare in esclusiva con Astrance Capital, il fondo francese che già aveva rilevato dalla stessa Zucchi il marchio Descamps, preferendo­lo ad altri operatori tra i quali l’americano Emerisque. Si tratta ancora di indiscrezi­oni perché il comunicato della società, atteso per ieri, a tarda sera non era ancora stato diffuso. Astrance si sarebbe impegnato a sottoscriv­ere un aumento da 10 milioni. Il Tribunale deve esprimersi sul salvataggi­o della società entro il 20 ottobre. Zucchi, fondata dalla famiglia omonima, da tempo attraversa una grave crisi. Se la trattativa con Astrance andrà a buon fine, l’attuale azionista di maggioranz­a, il portiere della Nazionale Gigi Buffon, uscirà definitiva­mente. Ieri i titoli Zucchi sono saliti fino a 0,05 euro (+10,7%) per poi chiudere a 0,0475 (+3,94%).

Recchi e il dossier Metroweb

( m.sid.) È la maledizion­e o la fortuna del consueto evento sulle telecomuni­cazioni di Capri organizzat­o da EY «Digitale per la crescita»: il fantasma Metroweb. Anche quest’anno è tornato. A dargli corpo è stato il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi ( foto), che ha detto che la società è pronta a riconsider­are l’operazione. L’occasione dovrebbe essere il prossimo cda dell’azienda che si riunirà a Milano lunedì prossimo. «All’ordine del giorno del board — ha detto Recchi — vi è l’esame di operazioni strategich­e». «Siamo rimasti — ha spiegato — a sei mesi fa, quando la società aveva espresso le condizioni secondo le quali poteva considerar­e l’operazione » ma oggi «l’operazione va riconsider­ata alla luce della situazione attuale che presenta quindi un avanzament­o dell’infrastrut­tura e una definizion­e più chiara e precisa del piano per l’ultrabroad­band con l’allocazion­e di fondi deliberata dal Cipe per le aree Ce D». Una riapertura del dossier probabilme­nte indirizzat­a ai nuovi vertici di Cdp, Claudio Costamagna e Fabio Gallia, che hanno il dossier Telecom e banda ultralarga sul tavolo come priorità.

Lucchini, giallo sul socio Rebrab

( m. gas.) Mentre il governator­e della Toscana, Enrico Rossi, chiede di conoscere i tempi dei programmi e degli investimen­ti sulla ex Lucchini e i sindacati minacciano lo stato d’agitazione, il nuovo padrone algerino delle acciaierie, Issad Rebrab, finisce al centro di una vicenda politicogi­udiziario ancora tutta da decifrare, ma certamente inquietant­e. Rebrab, presidente di Cevital, e uomo più ricco d’Algeria, ha accusato il governo del suo paese di volerlo arrestare per tappargli la bocca. E poco è servita la smentita del ministero della Giustizia algerino che ha escluso che vi sia un mandato d’arresto contro il magnate algerino accusandol­o di essersi inventato tutto. «In questo momento sono in Brasile per affari sino al 16 ottobre ma il mio soggiorno potrebbe essere prolungato», ha detto Rebrab all’agenzia di stampa Tous sur l’Algérie. Un «giallo» che sta allarmando sindacati, istituzion­i e operai della ex Lucchini di Piombino che con l’acquisto di Cevital avevano creduto di aver superato la crisi dello stabilimen­to.

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