«In Bielorussia è tempo di barricate Le elezioni di domenica? Non voterò»
Le prime dichiarazioni, al canale svedese Stv subito dopo l’annuncio dell’Accademia, hanno dato la misura di quanto quello a Svetlana Aleksievic sia un Nobel politico: «Ringrazio la Svezia perché capisce il dolore russo». Poi, a Minsk, nella sede del giornale d’opposizione «Nasha Niva», le bordate al governo bielorusso, accusato di boicottarla e ignorarla, e a Vladimir Putin. Alle accuse sulla «occupazione» dell’Ucraina ha ribattuto Dmitri Peskov, portavoce di Putin: «Probabilmente non possiede tutte le informazioni necessarie per dare una valutazione positiva di ciò che sta accadendo». Parlando del suo Paese la scrittrice ha detto: «Il potere bielorusso fa finta che io non ci sia, non pubblicano i miei libri, non posso fare discorsi da nessuna parte». Poi ha aggiunto: «Non sono una barricadera, ma i tempi ci trascinano verso le barricate perché quello che sta avvenendo è vergognoso». La scrittrice ha annunciato che probabilmente non voterà alle presidenziali di domenica, dove Aleksandr Lukashenko si presenta per un quinto mandato, ma che se dovesse farlo voterà la candidata dell’opposizione Titiana Karatkevich. In serata le congratulazioni di Lukashenko: «Sono sinceramente lieto del suo successo — si legge in una nota —. Spero molto che il suo premio serva al nostro Stato».