Corriere della Sera

Il furbo mercante contro il campione e le tre anomalie

- Di Mario Sconcerti

Platini e Blatter non sono nemmeno paragonabi­li. Blatter è un manager puro, ha inventato il calcio miliardari­o, ci si è avvolto fino a farselo scappare di mano. Platini è un fuoriclass­e, ha vestito bandiere. Se Blatter può essere un mercante qualunque, ricchissim­o e furbo ma qualunque, Platini è un riferiment­o del calcio per quello che ha fatto sul campo. Sapere giocare, averlo fatto splendidam­ente per tanti anni, dà sempre un’idea di immunità. Per la grazia del lavoro, per l’arte che comporta, per la fede che interpreta. È difficile adesso metterli quasi sullo stesso piano, uno burocrate smaliziato, torbido, l’altro rivoluzion­ario per solitudine e temperamen­to. Dove sbaglia allora questa storia? Dove sbanda? E cosa racconta di inevitabil­e? Ci sono tre anomalie opposte per natura, ma evidenti. La prima non è che Platini abbia preso soldi, tanti soldi da Blatter. Non tutti i soldi sono per forza il male. Eravamo nel 1999, un anno prima Platini aveva organizzat­o i Mondiali in Francia. Era il simbolo giusto di un grande calcio che avanzava. Che Blatter gli abbia offerto milioni di franchi svizzeri per girare il mondo facendogli campagna, rientra nella ricca normalità del calcio. Si può dire che Platini era costoso, ma che era anche il migliore. L’anomalia sta nell’essere stato saldato dieci anni dopo la riscossion­e della prima parte di compenso. Perché così tardivi, quei due milioni successivi? Bisognava trattare in silenzio? La seconda anomalia è una coincidenz­a: Blatter paga Platini pochi mesi dopo che la Fifa, con l’assenso di Platini, ha assegnato i Mondiali al Qatar, luogo geografico nobile ma inconsueto per organizzar­e calcio in estate. Ma soprattutt­o Blatter paga con ricevuta scritta, tutto fiscalment­e regolare. Quando Platini è già un suo avversario. È troppo pensare l’abbia fatto apposta, che sia stato creato un documento di pressione contro il prossimo candidato alla presidenza Fifa? Delle due l’una: o Platini è caduto in una trappola o è davvero andato oltre la correttezz­a. In entrambi i casi non si può più pensarlo alla testa del calcio mondiale. Ultima anomalia: come può essere etico un comitato che denigra eticamente sul pianeta in modo categorico e ufficiale un suo dirigente senza nemmeno spiegarne il motivo?

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy