Corriere della Sera

Quelle parole di Napolitano: aprire a modifiche dell’Italicum

Berlusconi evoca il complotto. La lettera del presidente emerito a Romani

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sconi e i clamorosi gesti di protesta, mai riservati prima a un presidente emerito.

Raccontano che, nella riunione di gruppo in sala Koch, Berlusconi ci sia andato pesante, accusando Napolitano di essere «complice» della sua decadenza da senatore: «Chi ha compiuto un golpe non do- proprio parlare... Mi ha fatto effetto entrare qui dentro dopo che mi hanno fatto decadere, hanno fatto fuori il leader dell’opposizion­e e tutto va avanti come se niente fosse». Il resto del caos l’hanno armato la Lega e il M5S. Calderoli ha insinuato che nella riforma sia stata nascosta «una normetta salva-Napolitano». I grillini lo hanno accusato di «aver imposto ai premier il programma della loggia massonica P2», quindi hanno postato su Twitter una foto che lo ritrae con Denis Verdini: «Ecco chi si appresta a stravolger­e la Carta».

Stupefatto, amareggiat­o e anche molto irritato, Napolitano ha scelto che nel suo animo prevalesse­ro la soddisfazi­one e l’orgoglio per aver lasciato in eredità agli italiani la fine del bicamerali­smo paritario. Da «servitore dello Stato» ha preferito non replicare ad attacchi che pure, in cuor suo, ha giudicato «volgari, inusitati, maleducati e ingenerosi». Determinat­o com’è a non farsi lambire dalle polemiche, ha persino stoppato il suo capogruppo Karl Zeller, che voleva replicare con una nota a Berlusconi: «Eviti di citarlo per nome». Le ombre di una giornata «storica», Napolitano le rivela nella chiusa della missiva che ha inviato al capogruppo di Fi, Paolo Romani: «Non mi resta che lasciare andare la politica per la sua strada rovinosa».

Quando Grasso gli dà la parola per la dichiarazi­one di voto delle Autonomie, i cinquestel­le escono dall’Aula e gli azzurri scendono dai loro scranni. Napolitano resta impassibil­e. Sembra non sentire i brusii, sembra non vedere Domenico Scilipoti che gli si para davanti con un foglio bianco, a mo’ di scudo, dove è scritto «2011». Lui lo ignora e comincia. Evoca il tema dei contrappes­i e apre a

Le reazioni Standing ovation dei senatori pd. Amarezza dell’ex capo dello Stato per le proteste

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