Fantasie pop, in scena il concerto-fumetto Dai Negramaro a Mika scenografie sempre più colorate: viaggi e animazione ispirano i tour
Capitan Giuliano e la sua ciurma. I Negramaro sono diventati fumetti per illustrare il loro ultimo album «La rivoluzione sta arrivando». Ora i pirati usciti dall’immaginazione e dalla penna di Ermanno Carlà, il bassista della band, sono pronti a salpare in tour. «Il progetto grafico tornerà Barba lunga, un berrettino in testa e scarpe consumate: non l’ha riconosciuto nessuno. Durante le riprese di Time Out of Mind, storia di un homeless che cerca di riprendere i rapporti con una figlia che non vede da tempo, Richard Gere (nella foto in una scena del film) ha fatto il senzatetto per le strade di New York, senza raccogliere uno straccio di elemosina. È stato lo stesso attore a rivelarlo sulla sua pagina Facebook: «Ho capito cosa significhi essere un senzatetto: la gente mi passava accanto dandomi un’occhiataccia. Solo una donna mi ha portato qualcosa da mangiare. È stata un’esperienza che non scorderò mai» ha spiegato l’attore. ha trasformato i martelli cartoon di The Wall in una marcia di ombrelloni e sdraio, Mika ha una scenografia teatrale disegnata a mano.
Il tour dei Negramaro parte il 4 novembre da Mantova, con date che si aggiungono alla lista iniziale trainate dal successo di «La rivoluzione sta arrivando», entrato subito al numero 1 (ora al 2) delle classifiche. Tutto è partito dal disegno usato per la copertina. Sembra una bandiera pirata, ma anche un uovo; c’è un sorriso, ma anche un ghigno. «È un simbolo che parla di morte, vita e ironia. La morte però non spaventa, al limite è un punto di partenza per spronarsi alla vita», racconta il cantante.
Ed ecco allora tutto il concept all’interno del libretto con le avventure di un «bottergibile», un sommergibile a forma di botte. «Racconta un viaggio di sei rivoluzionari immaginari che cercano di salvare se stessi e la civiltà». I pirati sono la caricatura dei sei. Giuliano li vede così. Il batterista Danilo Tasco è un homo sapiens «per il suo modo fisico di interpretare lo strumento». Andrea «Pupillo» La band I Negramaro in versione piratesca in una delle illustrazioni del nuovo album. Da sinistra, in senso oraio, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Andrea De Rocco, Andrea Mariano, Danilo Tasco e Giuliano Sangiorgi
Il disegno in copertina (nella foto) è una bandiera pirata che nasconde un sorriso: rappresenta un simbolo di morte, vita e ironia De Rocco è un pirata con l’organetto: «Gli piace ancora suonare in strada». Lele Spedicato, il chitarrista, è un nativo americano perché «ha la saggezza degli indiani». Carlà si è messo il camice da scienziato per «la sua capacità di entrare nel dettaglio». Andrea «Andro» Mariano, tastiere e synth, è un cyborg: «È un programmatore anche nella vita». Lui? «Ho il vestito da capitano, ma resto parte della ciurma». La rivoluzione del titolo è pacifica. «Parte dal piccolo, dal personale. Abbiamo paura di farci sottomettere dalla tecnologia, ma non c’è software migliore dell’uomo. Riprendiamoci la forza umana e cambieremo le cose».
Non ci sono duetti. «È stata una scelta. I pezzi ci rappresentano senza bisogno di aggiungere altro». Ci sono però collaborazioni in arrivo. Sangiorgi ha scritto un brano per Laura Pausini e un selfie postato sui social della band con Mengoni annuncia una collaborazione sul nuovo disco di Marco. E dal vivo? «Sono cose che nascono in corso d’opera».