Corriere della Sera

Fantasie pop, in scena il concerto-fumetto Dai Negramaro a Mika scenografi­e sempre più colorate: viaggi e animazione ispirano i tour

- Andrea Laffranchi

Capitan Giuliano e la sua ciurma. I Negramaro sono diventati fumetti per illustrare il loro ultimo album «La rivoluzion­e sta arrivando». Ora i pirati usciti dall’immaginazi­one e dalla penna di Ermanno Carlà, il bassista della band, sono pronti a salpare in tour. «Il progetto grafico tornerà Barba lunga, un berrettino in testa e scarpe consumate: non l’ha riconosciu­to nessuno. Durante le riprese di Time Out of Mind, storia di un homeless che cerca di riprendere i rapporti con una figlia che non vede da tempo, Richard Gere (nella foto in una scena del film) ha fatto il senzatetto per le strade di New York, senza raccoglier­e uno straccio di elemosina. È stato lo stesso attore a rivelarlo sulla sua pagina Facebook: «Ho capito cosa significhi essere un senzatetto: la gente mi passava accanto dandomi un’occhiatacc­ia. Solo una donna mi ha portato qualcosa da mangiare. È stata un’esperienza che non scorderò mai» ha spiegato l’attore. ha trasformat­o i martelli cartoon di The Wall in una marcia di ombrelloni e sdraio, Mika ha una scenografi­a teatrale disegnata a mano.

Il tour dei Negramaro parte il 4 novembre da Mantova, con date che si aggiungono alla lista iniziale trainate dal successo di «La rivoluzion­e sta arrivando», entrato subito al numero 1 (ora al 2) delle classifich­e. Tutto è partito dal disegno usato per la copertina. Sembra una bandiera pirata, ma anche un uovo; c’è un sorriso, ma anche un ghigno. «È un simbolo che parla di morte, vita e ironia. La morte però non spaventa, al limite è un punto di partenza per spronarsi alla vita», racconta il cantante.

Ed ecco allora tutto il concept all’interno del libretto con le avventure di un «bottergibi­le», un sommergibi­le a forma di botte. «Racconta un viaggio di sei rivoluzion­ari immaginari che cercano di salvare se stessi e la civiltà». I pirati sono la caricatura dei sei. Giuliano li vede così. Il batterista Danilo Tasco è un homo sapiens «per il suo modo fisico di interpreta­re lo strumento». Andrea «Pupillo» La band I Negramaro in versione piratesca in una delle illustrazi­oni del nuovo album. Da sinistra, in senso oraio, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Andrea De Rocco, Andrea Mariano, Danilo Tasco e Giuliano Sangiorgi

Il disegno in copertina (nella foto) è una bandiera pirata che nasconde un sorriso: rappresent­a un simbolo di morte, vita e ironia De Rocco è un pirata con l’organetto: «Gli piace ancora suonare in strada». Lele Spedicato, il chitarrist­a, è un nativo americano perché «ha la saggezza degli indiani». Carlà si è messo il camice da scienziato per «la sua capacità di entrare nel dettaglio». Andrea «Andro» Mariano, tastiere e synth, è un cyborg: «È un programmat­ore anche nella vita». Lui? «Ho il vestito da capitano, ma resto parte della ciurma». La rivoluzion­e del titolo è pacifica. «Parte dal piccolo, dal personale. Abbiamo paura di farci sottomette­re dalla tecnologia, ma non c’è software migliore dell’uomo. Riprendiam­oci la forza umana e cambieremo le cose».

Non ci sono duetti. «È stata una scelta. I pezzi ci rappresent­ano senza bisogno di aggiungere altro». Ci sono però collaboraz­ioni in arrivo. Sangiorgi ha scritto un brano per Laura Pausini e un selfie postato sui social della band con Mengoni annuncia una collaboraz­ione sul nuovo disco di Marco. E dal vivo? «Sono cose che nascono in corso d’opera».

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