Maria Rosa Cerri Galli,
In questi giorni sta passando in tv uno spot contro il fumo. Il fine è encomiabile se non fosse che, a mio avviso, è offensivo. Per quale motivo devo prendere dello «scemo»?
Roma. Quanto al giovane prestigioso Mauro Lanza, a Venezia è stato seguito e aiutato durante il suo percorso di studi e fatto debuttare nell’ambito della stagione sinfonica, occasione che la Fenice riserva ogni anno a tre compositori italiani. Specifiche rassegne di musica contemporanea sono curate ogni anno in maniera diversa nelle singole Fondazioni. Un illustre compositore è sovrintendente a Bologna, e a Roma è stata creata una direzione artistica ad hoc per la musica contemporanea. Dal ‘600 a oggi i compositori italiani hanno portato la loro musica in tutti i maggiori centri europei: l’elenco degli autori noti e meno noti è enorme. E il fatto che i nostri giovani talenti vengano chiamati all’estero non ha certo una connotazione negativa, ma è un riconoscimento per l’attività che hanno potuto svolgere nel nostro Paese. L’elenco di quanto le Fondazioni liriche, pure in ristrettezze economiche, riescono a fare rappresenta un valore che anche il Corriere ha spesso messo in evidenza. Siamo d’accordo con l’affermazione secondo cui l’insegnamento della musica deve essere inserito nella scuola primaria, come avviene già in Paesi. Enormi sono gli
Milano sforzi che le Fondazioni fanno per avvicinare i giovani alle proprie attività per ovviare alle mancanze della formazione scolastica.
Non c’è dubbio che alcune Fondazioni liriche abbiano un occhio di riguardo per la musica contemporanea anche italiana. D’altra parte l’elenco dei giovani compositori che ormai vivono e operano all’estero non per scelta, ma per necessità è lungo e preoccupante. Come attestano i dati di Biennale Musica. Un conto è iniziare la carriera in Italia e poi approdare all’estero a coronamento del successo in patria, altro è dover operare fuori confini perché in Italia sono pochi quelli che trovano ascolto. ( g. ma.)