L’attività all’estero dei giovani compositori
Alla lettura dell’articolo di Giuseppina Manin sui compositori italiani contemporanei (Corriere, 12 ottobre), assistiamo ad un’autoflagellazione che non tiene conto della realtà. Le Fondazioni liriche, pur di fronte a una costante diminuzione dei finanziamenti pubblici – 181,9 milioni di euro nel 2014, non 350 milioni, come appare nell’articolo – è innegabile abbiano dimostrato un grande impegno nel programmare nelle proprie stagioni composizioni e titoli di autori contemporanei, con speciale riguardo per gli italiani. Basta navigare nei siti delle Fondazioni stesse nei cartelloni sinfonici e lirici. Citiamo Alessandro Solbiati e Andrea Molino a Bologna, la cui stagione sinfonica è stata inaugurata con una commissione a Ivan Fedele; Carlo Boccadoro e Marco Tutino a Torino, quest’ultimo ripreso anche a Firenze; Giovanni Sollima e Marco Betta a Palermo; Emanuele Casale a