Quell’arbitro disarmato a cui tutti tiravano la giacca
Era partito come il principale ostacolo istituzionale che avrebbe potuto mettersi di traverso alla fretta renziana. Ma dopo qualche schermaglia e qualche dichiarazione di insofferenza, il presidente del Senato ha deposto le armi. Ha smantellato la montagna di emendamenti della Lega. Non ha eretto muri procedurali come avrebbero sperato i nemici della riforma. Che non hanno apprezzato il suo arbitraggio. Senza dire esattamente in cosa avrebbe violato la sua imparzialità. Atterraggio morbido.