SALVATA LA LEGGE FORNERO UN BENE PER I CONTI PUBBLICI
La seconda legge di Stabilità presentata dal governo Renzi spicca per una presenza e due (relative) assenze. Nello scegliere il modo in cui abolire la tassazione sulla prima casa e neutralizzare le clausole di salvaguardia — cioè gli aumenti futuri di Iva e imposte sulla benzina — il governo impone la presenza ingombrante di quella che viene eufemisticamente definita «flessibilità Ue», cioè di un deficit aggiuntivo rispetto a quello che si avrebbe avuto lasciando le cose come stanno. Questo deficit aggiuntivo va a braccetto con la relativa assenza di Spending review, come modo alternativo di finanziare gli interventi decisi: dopo la dipartita di Cottarelli nessuno si stupirebbe del fatto che anche Roberto Perotti finisca anzitempo la propria esperienza come Commissario, in quanto l’obiettivo di risparmio è rimasto sostanzialmente dimezzato rispetto alle ipotesi iniziali.
Se abbiamo a cuore la tenuta dei nostri conti pubblici dobbiamo invece rallegrarci che i prepensionamenti siano sostanzialmente assenti dalla manovra, con l’eccezione di una piccola ipotesi di impiego part-time per i lavoratori prossimi alla pensione, e di un giusto intervento per sistemare gli ultimi casi di lavoratori esodati. Per ora abbiamo dunque evitato un costoso smantellamento della riforma Monti-Fornero delle pensioni, tanto ingiustamente vituperata, quanto cruciale per tenere lontano il nostro Paese da una bancarotta causata dagli squilibri demografici. Va poi sgombrato il campo da un equivoco: nonostante la peculiare convergenza di opinioni tra Susanna Camusso e Matteo Salvini, non esiste nessuna evidenza empirica a sostegno della cosiddetta staffetta generazionale, cioè l’idea di accrescere l’occupazione dei giovani prepensionando i lavoratori attuali. E se l’obiettivo è quello di aumentare il reddito e l’occupazione totale, perché mai incaponirsi nella redistribuzione del reddito, per di più esacerbando le distorsioni del nostro stato sociale, che già ora dà molto agli anziani e molto poco alle giovani famiglie con bambini?
Responsabile economico
di Italia Unica