Storia da incubo per sette fratelli segregati in casa
Da cercare in programmazioni off come si addice, questo documento (è vita vera, signori, direbbe Pirandello) è il diario dei sette Angulo brothers, reclusi a New York nel violento focolare domestico, con papà capo tribù musicale ex hippie, che li alleva da cinefili tarantinati, horror e Lynch, come in un eterno gioco dei mimi in occhiali da sole.
La ribellione è graduale, la scoperta del mondo vero passa per la violenza filtrata delle Iene, del mondo della fiction. Così nasce il flash back di segregazione cinefila col gusto morboso del gioco e della citazione (mai un Fellini o Rossellini, al massimo Casablanca): siamo nei paraggi di Nightmare, è un incubo di Truffaut che ha fatto indigestione d’aglio. Crystal Moselle dirige sposando tutto il malsano rigore e guardando i fan nell’ambiguità da specchietto retrovisore. (m. po.)