Quello che serve sapere sulla Legge Controesodo
Matteo Renzi dice in tv: «Riporteremo in Italia 500 professori universitari!», e ne parlano tutti. Cambia la legge che regola il trattamento fiscale di chi rientra dall’estero; e non ne parla quasi nessuno. L’Italia funziona così: procediamo per annunci, discussioni e litigi. La realtà e i suoi dettagli sono giudicati noiosi. Vediamo di capire cos’è successo. La Legge Controesodo 238/10 — per il cui il Corriere, a suo tempo, s’è battuto — è stata, nei fatti, abrogata dall’art. 16 del decreto legislativo 147 per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese. La cosa non è piaciuta a chi è rientrato, confidando in un robusto sconto tributario. Vediamo qual è la situazione.
1. Il bonus fiscale viene ridotto al 30% anche per i destinatari di Controesodo (in precedenza i risparmi fiscali arrivavano al 70% per gli uomini e all’80% per le donne): lo prevede il comma 2 dell’articolo 16.
2. Viene abolito il limite di età. Controesodo si applicava solo ai nati dopo il 1° gennaio 1969. Il comma 5 abolisce questa limitazione anagrafica.
3. Per accedere al nuovo bonus, occorre essere stati residenti all’estero nei cinque anni precedenti, e impegnarsi a restare in Italia per almeno un biennio.
4. L’estensione di Controesodo al 31 dicembre 2017 (proroga biennale decisa pochi mesi fa) viene soppressa all’interno del comma 4, con l’abrogazione del comma 12octies della legge 27 febbraio 2015, n.11. La legge quindi cesserà di esistere tra poco più di due mesi.
5. Mentre la legge Controesodo era provvisoria, la nuova normativa è definitiva. I vantaggi fiscali dureranno 5 anni, ma sarà possibile usufruirne per sempre. Quindi: meno benefici fiscali rispetto a prima, ma nessuna scadenza per presentare la domanda.
Secondo Il Sole 24 Ore, 5.925 espatriati, rientrando in Italia, hanno beneficiato della legge Controesodo nei primi due anni di applicazione (2011 e 2012). I dati successivi si sono persi nelle nebbie della rendicontazione. Cosa capiterà a queste persone? La Commissione Bilancio lascia intuire due scenari. Uno in cui i benefici fiscali finiranno allo scadere della legge Controesodo. Il secondo, più probabile, prevede che i «controesodati» beneficeranno automaticamente degli incentivi fiscali previsti dalla nuova legge. Lo so: non era una rubrica divertente. Talvolta la realtà non lo è. La realtà fiscale, quasi mai.