Corriere della Sera

Anas, la rete delle tangenti

Ex sottosegre­tario pd tra i 10 arrestati. Nelle intercetta­zioni citato un ministro

- di Fiorenza Sarzanini

Appalti e tangenti, «cellula criminale» nell’Anas: 10 arresti, 31 indagati. Contatti con la ’ndrangheta. Ai domiciliar­i l’ex sottosegre­tario pd Luigi Meduri, interfacci­a politica della «Dama nera», il dirigente Anas Antonella Accroglian­ò. Nelle intercetta­zioni citato un ministro. Il premier Renzi: chi ruba va cacciato.

In testa alle aziende pubbliche per numero di appalti e budget a disposizio­ne, da poco rilanciata con nuovi vertici e finanziame­nti, l’Anas aveva al suo interno «un vero e proprio sistema corruttivo», «una cellula criminale» che lucrava su appalti, espropri e contenzios­i, anche su «sollecitaz­ione» di costruttor­i e proprietar­i terrieri. Un gruppo di funzionari e dirigenti, fra cui Antonella Accroglian­ò la «Dama nera», si sarebbero ritagliati profitti sulla realizzazi­one di un valico, speculando su espropriaz­ioni e lucrando sui contenzios­i accumulati. Quasi un manuale «della corruzione per asservimen­to della propria funzione» scrive la gip Giulia Proto che ha firmato l’ordinanza cautelare nei confronti di 9 persone oltre alla dirigente.

All’occorrenza ci si scambiava favori assieme ad altre «utilità»: in un caso, ad esempio, la Accroglian­ò avrebbe agevolato il pagamento di alcune imprese sponsorizz­ate dall’ex sottosegre­tario del governo Prodi Luigi Meduri — arrestato — in cambio del sostegno politico alla candidatur­a del fratello in Calabria sulla scia dello zio «Peppino» Accroglian­ò.

L’inchiesta dei magistrati Francesca Loy e Nello Rossi ricostruis­ce fatti recenti, le intercetta­zioni captano accordi fra maggio e giugno, tangenti recapitate fra luglio e agosto e messe al riparo di mura domestiche negli ultimi giorni. Settantami­la euro in contanti sono stati trovati durante la perquisizi­one dei finanzieri del Gico della polizia Tributaria nell’appartamen­to della madre della dirigente. La percezione di esser controllat­i, intercetta­ti e monitorati, non era un deterrente ma li spingeva a qualche supplement­o di cautela. Così, al telefono, la mazzetta prende nomi più innocui: « ciliege » , «antiinfiam­matori», «libri». E la Accroglian­ò raccomanda a un sodale: «Vai muto che nella stanza non deve parlare più al telefono». La trama di «quotidiana corruzione » ( definizion­e del procurator­e capo Giuseppe Pignatone) è ben descritta nel provvedime­nto di arresto fra richieste quotidiane e strumenti normativi stravolti a propria misura.

L’accordo bonario ad esempio, finalizzat­o a risolvere imprevisti (come il ritrovamen­to archeologi­co che blocca un cantiere) veniva reinterpre­tato a beneficio sia del funzionari­o pubblico per guadagnare «una cresta» che dell’imprendito­re per «recuperare parte del ribasso praticato». Per espropriar­e un terreno necessario al completame­nto di una tratta, la Accroglian­ò avrebbe accordato più del dovuto ai proprietar­i, in cambio di una «provvigion­e» per sé di 50 mila euro. Provvigion­e recapitata in contanti dai proprietar­i dell’appezzamen­to Giuseppe e Saverio Silvagni (arrestati per corruzione). Ovviamente in danno all’Anas che ieri ha annunciato la costituzio­ne di parte civile al processo ma anche qualche misura in più sul fronte della massa di contenzios­i: «Ne abbiamo per 9 miliardi, non potremo approvare il bilancio senza aggredire questo problema» ha detto Gianni Armani, presidente Anas. Sulla «cellula criminale» è intervenut­o anche Matteo Renzi, dopo la decisione di sospendere Meduri dalla commission­e di garanzia Pd: «Chi ruba all’interno delle aziende pubbliche va cacciato senza alcun perdono».

 ?? (foto di Claudio Peri/Ansa) ?? In azione I finanzieri accompagna­no una delle dieci persone arrestate (cinque in carcere, cinque ai domiciliar­i) nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti all’Anas
(foto di Claudio Peri/Ansa) In azione I finanzieri accompagna­no una delle dieci persone arrestate (cinque in carcere, cinque ai domiciliar­i) nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti all’Anas

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