La tv su Internet Arriva Netflix
Il nuovo servizio in streaming si aggiunge agli altri operatori L’obiettivo è conquistare oltre cinque milioni di famiglie
Da ieri è disponibile anche in Italia Netflix, la più grande rete di Internet tv al mondo: serie, film e documentari in streaming a partire da 7,99 euro al mese. Obiettivo: conquistare oltre 5 milioni di famiglie.
«L’avvento della tv via Internet è la più grande rivoluzione, come non si vedeva dai tempi dell’arrivo del colore». I toni di Reed Hastings — cofondatore e ceo di Netflix — sono quelli del guru. Forte del suo look (jeans e giacca sportiva) e dei suoi numeri (69 milioni di abbonati in oltre 50 Paesi).
Da ieri è disponibile anche in Italia Netflix, la più grande rete di Internet tv al mondo, ovvero serie, film e documentari da vedere in streaming a partire da 7,99 euro al mese. Piacciono le previsioni a Hastings: « Un giorno quelli che oggi pensiamo come canali saranno delle app e i nostri figli ci chiederanno: “Ma cosa vuol dire che uno show inizia alle 20?”». Si sbilancia sui numeri in modo naïf: «Nel primo anno ci dobbiamo concentrare sulla felicità dell’impresa e non sulle dimensioni, ma alla lunga vogliamo avere molto successo anche in Italia. Il nostro obiettivo è di raggiungere una famiglia su tre. In America per farlo ci abbiamo messo 7 anni, dal 2007 al 2014 e ci stiamo riuscendo anche in altri Paesi europei». I nuclei familiari in Italia sono 16 milioni, quindi il traguardo — per deduzione — è di oltre cinque. Ambizioso, pare.
Quanto ai contenuti, le serie tv promettono molto. I titoli? Narcos che racconta la lotta al narcotraffico negli anni 80; la fantascientifica Sense8 dei fratelli Wachowski (quelli di Matrix) con Daryl Hannah e altre 7 persone legate in modo misterioso tra di loro; Grace and Frankie con Jane Fonda e Lily Tomlin che diventano amiche quando i loro mariti fanno coming out e ammettono di amarsi; Daredevil, sull’eroe dei fumetti. E poi Marco Polo, produzione internazionale che parla molto italiano con il protagonista interpretato dal 25enne Lorenzo Richelmy.
Se il progetto è ambizioso, il panorama per lo spettatore è sempre più frammentato. Perché il servizio di video streaming è già effettuato in Italia da altri operatori sul mercato. Sky Online è la costola Web della tv a pagamento e offre tre diversi pacchetti di abbonamento mensile, il più basso a 9,99 euro con la possibilità di visione anche lineare dei canali (ovvero nell’istante della messa in onda). Il dato degli abbonati non è disaggregato, ma incluso in quello della pay tv che nell’ultima rilevazione erano quasi 4 milioni e 700mila. Infinity è il servizio di video streaming di Mediaset e dà l’opportunità di visione anche offline: qui si parla di 500mila utenti che pagano 6,99 euro al mese. Con TimVision si abbassa la cifra di abbonamento (5 euro) e anche il numero di clienti: ad oggi sono oltre 400mila ma Telecom stima di raggiungerne a fine anno circa 550mila. Funziona Invece in modo diverso Chili: nessun abbonamento, ma solo pay per view, ossia paghi quello che vuoi noleggiare o comprare (film e serie tv). A completare e complicare il quadro c’è anche Premium Online, l’offerta — sempre di Mediaset — per chi sceglie la connessione Internet per guardare la pay tv di Cologno Monzese, senza il bisogno di tessera o decoder: si parte da 9 euro per arrivare a 40 e l’abbonamento è annuale.
Lo streaming come nuova frontiera: pochi giorni fa anche Disney ha deciso di provarci. Con una strana inversione di ruoli: mentre Netflix è nata come servizio streaming e poi ha allargato il suo business anche alla produzione di contenuti, Disney ha fatto l’esatto contrario.
Tra le serie di punta, «Marco Polo» con l’italiano Richelmy, «Narcos», «Daredevil»