Corriere della Sera

«Fisco a rischio chiusura»

Orlandi: dopo la sentenza della Consulta e la fuga dei dirigenti l’Agenzia rimane in piedi per la dignità di chi vi lavora

- lorenzosal­via © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Lorenzo Salvia

di Lorenzo Salvia

La premessa è tecnica: «Dalla contrattaz­ione è scomparso il comparto delle agenzie fiscali». La conclusion­e molto meno: «E questo determina la morte delle agenzie». È il direttore stesso dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, a certificar­e la grande difficoltà in cui si trova quel pezzo di Stato che si occupa di accertamen­to e contenzios­o tributario, cioè di tasse. Orlandi parte dalla contrattaz­ione, di regole diverse per i lavoratori del settore che un tempo c’erano e adesso non ci sono più, perché il palco è un convegno della Cgil. Ma il vero problema dell’Agenzia è la sentenza della Corte costituzio­nale che ha dichiarato illegittim­i 767 dirigenti perché promossi con procedure interne e non nominati per concorso. Persone di grande esperienza,

che all’improvviso si sono viste declassate da dirigenti a semplici funzionari, passando in media da uno stipendio netto di 3.500 euro al mese a uno di 1.500 euro. E che difficilme­nte possono resistere a offerte di aziende e studi profession­ali, che viaggiano su cifre più alte. «È un’esperienza sociologic­a che l’Agenzia sia rimasta in piedi — dice Orlandi — e questo è successo solo per la dignità delle persone che vi lavorano».

Nelle ultime settimane sono stati diversi i dirigenti che hanno lasciato per il settore privato. L’ultima uscita è recentissi­ma con Gabriella Cappelleri, responsabi­le dell’ufficio «ruling internazio­nale», che negli ultimi anni ha gestito i delicati accordi fiscali con le grandi multinazio­nali. E che è passata a occuparsi di fiscalità internazio­nale per un noto studio milanese. Le difficoltà dell’Agenzia hanno colpito anche i cinque funzionari del Fondo monetario internazio­nale, che proprio in questi giorni sono in missione su richiesta del ministro

dell’Economia Pier Carlo Padoan per aiutare l’Italia a dare completa attuazione alla riforma fiscale. E probabilme­nte sarà affrontata anche a novembre quando, sempre su invito di Padoan e con lo stesso incarico, arriverann­o i funzionari dell’Ocse.

Intanto ieri il comitato di gestione dell’Agenzia ha deliberato il cambio al vertice della direzione del personale. Al posto di Girolamo Pastorello, che dal primo novembre lascia l’amministra­zione avendo completato l’incarico, subentra Margherita Maria Calabrò. Giuseppe

Buono, inoltre, guiderà la direzione Tecnologie e Innovazion­e, la nuova struttura che ha il compito di gestire le banche dati e la sicurezza informatic­a.

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Rossella Orlandi, a capo dell’Agenzia delle entrate

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