Corriere della Sera

Matri, Anderson e Candreva senza pietà sul Rosenborg

- Andrea Arzilli

Matri, Felipe Anderson e Candreva: un gol a testa e il Rosenborg è battuto dopo una gara giocata quasi per intero in dieci uomini. Per la Lazio la vittoria vale come ipoteca sul girone (biancocele­sti in testa a 7 punti), ma soprattutt­o come botta di fiducia dopo la grande depression­e del k.o. col Sassuolo e della raffica di infortuni che ha messo in salita la stagione.

La risposta che Pioli cercava, arriva con una prova che non era così scontata: dopo 6’ Mauricio ne combina un’altra, stende da ultimo uomo Skjelvik, il migliore dei suoi, e si becca il terzo rosso in 9 gare giocate. Lì la Lazio di un mese fa sarebbe affondata, ieri invece è riemersa: Candreva è una spanna sopra tutti e al 27’ confeziona l’assist no-look che Matri mette dentro; quindi è lo stesso Matri a rifinire per Felipe Anderson che raddoppia con un preciso diagonale. I volenteros­i norvegesi scheggiano due volte i pali di Berisha, ma riescono ad accorciare solo con un colpo di testa del gigante Soderlund (che, all’ultimo minuto, si fa parare un rigore). Il terzo gol laziale, quello della sicurezza, lo realizza Candreva mettendo dentro la ribattuta del rigore da lui stesso calciato e conquistat­o da Radu. Il ritorno in Norvegia il 5 novembre, tre giorni prima del derby: ecco perché contava mettere a posto la pratica Europa League.

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