Corriere della Sera

Furia Rossi contro Marquez

«Corre per Lorenzo. È peggio di Biaggi, lui mi diceva le cose in faccia»

- DAL NOSTRO INVIATO Flavio Vanetti Alessandro Pasini

Valentino è sbarcato in Malesia fuori dai gangheri, erano anni che non lo si vedeva così furibondo. Ce l’ha con Marquez, e i casi sono due: nello stress della lotta per il titolo lo ha confuso con Max Biaggi redivivo oppure davvero lo spagnolo l’ha fatta grossa.

L’accusa di Rossi è pesantissi­ma, quasi surreale: Marquez sta cercando di far vincere il Mondiale a Lorenzo. «Marc in Australia ha cercato di farmi perdere punti». MM ha replicato che, casomai, ha aiutato proprio Rossi battendo Lorenzo, ma Valentino è evidenteme­nte

La Ferrari nel Gp degli Usa avrà un nuovo motore: sarà la 5ª unità, quindi per Vettel e Raikkonen scatterà un -10 sulla griglia. È giusto farlo, ora che Sebastian ha scavalcato Rosberg al secondo posto del Mondiale e ha (in teoria) la chance di contendere il titolo a Lewis Hamilton? «Sì, è giusto — è la risposta del tedesco, assecondat­a da Raikkonen — perché era un piano convinto che un arbitro — quale Marc, di fatto, è diventato — possa condiziona­re una sfida anche senza dare rigori ma più scientific­amente spezzando il ritmo a centrocamp­o e pilotando la gara per vie subdole. Per Rossi, rivisti gara e tempi, «Marquez aveva un passo nettamente più veloce ma ha giocato per cercare di far andare via Lorenzo, tenendo me a lottare con Iannone. Tutte le volte che mi passava poi rallentava. L’ha fatto tre volte in modo evidente. La sua “sfortuna” è stata che Lorenzo non andava così forte e lui alla fine non ha potuto già previsto per avere il miglior propulsore possibile nel finale, perché per puntare ad essere almeno secondi bisogna avere una potenza adeguata negli ultimi Gp, perché infine dobbiamo guardare all’aspetto positivo di un ulteriore sviluppo più che alla punizione». Precisazio­ne: sarà una power unit con le specifiche introdotte a Monza e non il propulsore a basamento stretto che si pensava di adottare a fine annata per impiegarlo poi nel 2016. Il «motorone» prosegue l’evoluzione fare a meno di vincere. Ma ora è chiaro che Lorenzo ha un nuovo alleato».

Sono parole durissime ed esagerate che chiudono la stagione del buonismo per aprire quella della resa dei conti tra i finti amici. Ma sono, soprattutt­o, parole sorprenden­ti per uno che si sta per giocare il primo match point mondiale e che è famoso per le sue raffinate tecniche psicologic­he. Chi vuole provocare Rossi così? Lorenzo ieri ostentava distacco: «Marc mi ha aiutato? Come? Sorpassand­omi all’ultimo giro?». Quanto a Marquez, non al banco, anche perché — decisione dei giorni scorsi dello Strategic Group — l’anno prossimo gli sviluppi autorizzat­i saranno più numerosi: quindi non c’è fretta. Intanto alla voce titolo mondiale, Lewis Hamilton assicura di non badare al fatto che domenica potrebbe centrare il terzo iride: «Mi basta essere campione ad Abu Dhabi. Ora penso che restano 4 gare: tutte da vincere». Attacco Rossi accusa Marquez di favorire il connaziona­le Lorenzo nella lotta per il titolo: «In Australia aveva un passo più veloce ma ha giocato per tenermi a lottare con Iannone». L’interessat­o smentisce (Epa) sia mai che ora gli venga l’ideuzza di fare (o rifare?) ciò che Rossi denuncia: «Vale è il migliore in conferenza stampa — ha detto MM —. Ora che dimostri di esserlo in pista. Il favorito resta lui».

Un favorito allarmato: «Sono molto preoccupat­o e dispiaciut­o», dice Rossi. Ma poi perché Marc farebbe così? «È arrabbiato con me. E ragiona come i bambini: non vinco io, ma non vinci nemmeno tu. Come Biaggi? Peggio. Con Biaggi ci stavamo sulle palle reciprocam­ente e almeno mi diceva le cose in faccia. Questo invece… Altro che mio fan… Ma poi sarà vero che teneva il mio poster in camera?». La storia racconta così, ma pare che Marquez abbia già telefonato a casa per ordinare di bruciarlo. Buon weekend a tutti.

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