Corriere della Sera

I commensali

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«Ma quale loggia... Era un coacervo di millanteri­e». Attorno a un tavolo c’erano un sottosegre­tario alla Giustizia, un magistrato, uno dei protagonis­ti dell’ultimo mezzo secolo di misteri italiani, più «un’icona», «una mummia» e anche uno «che quando parla non si capisce un tubo e ci vuole un traduttore». Per la pubblica accusa del processo sulla loggia P3, il pranzo che si tiene il 23 settembre del 2009 a casa di Denis Verdini è uno degli appuntamen­ti in cui la presunta lobby metteva a punto i piani per condiziona­re la politica italiana. Per Verdini stesso, che ieri ha testimonia­to al processo, e che ha disegnato di fronte ai pubblici ministeri il «ritratto» dei commensali di quel giorno, soltanto «un coacervo di millanteri­e». Un «pranzo da niente», una tavolata «in cui ciascuno parlava dell’argomento che gli stava a cuore, dal lodo Alfano ai convegni con i magistrati passando per la riforma della giustizia».

Racconta Verdini che quel giorno, a casa sua, avrebbero dovuto presentars­i Marcello Dell’Utri, che il senatore toscano descrive come «un’icona», e il magistrato Arcibaldo Miller, al quale andava chiesta la disponibil­ità a spendersi in prima persona per Forza Italia alle regionali campane. E invece, con loro, si materializ­zano — uno dopo l’altro — Flavio Carboni, capostipit­e di tutti i faccendier­i all’italiana e già legato alla P2 di Licio Gelli, il sottosegre­tario forzista Giacomo Caliendo, più l’imprendito­re napoletano Arcangelo Martino, Antonio Martone, ex presidente dell’associazio­ne nazionale magistrati (quello che Verdini definisce «la mummia») e l’ex democristi­ano Pasquale Lombardi (quello che «quando parla non si capisce un tubo»). Quest’ultimo, insieme a Flavio Carboni, sarebbe — secondo i magistrati — uno degli «ingegneri» della presunta loggia. Anche se, formalment­e, è un geometra.

Verdini, nella deposizion­e resa ieri, insiste sulla sua sorpresa nell’essersi trovato di fronte a cotanto parterre. Tanto che, precisa, dopo aver visto l’imprevista folla che varcava il portone Denis Verdini, ex di FI, leader di Ala Giacomo Caliendo, ex sottosegre­tario Giustizia Flavio Carboni, imprendito­re condannato per il Banco Ambrosiano Marcello Dell’Utri, tra i fondatori di FI Pasquale Lombardi, ex sindaco pdl di Cervinara Arcangelo Martino, imprendito­re Antonio Martone, magistrato Arcibaldo Miller, magistrato

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